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ANSA / MATTEO BAZZI
Economia

PagoPa, come funzionerà il sistema per pagare online tasse e multe

Presto basteranno un pc o uno smartphone per effettuare i versamenti attraverso una piattaforma a cui aderiscono tutti i più grandi Comuni d’Italia

Il governo prova a rilanciare la digitalizzazione dei pagamenti di tasse e multe nell’ambito dell’amministrazione pubblica e per farlo prova a scommettere ancora un volta su PagoPa. Stiamo parlando di una piattaforma per versamenti online lanciata fin dal 2013 ma che per il momento ha avuto decisamente scarso successo. Ora l’Agenzia per l’Italia digitale in collaborazione con il team che fa capo al commissario per l’Agenda digitale presso la Presidenza del Consiglio, ovvero Diego Piacentini, prova di nuovo ad accelerare sulla piattaforma PagoPa che rappresenterebbe una semplificazione di carattere storico nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione.

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Il rilancio che parte da un flop
Per capire quanto poco utilizzato sia stato lo strumento di pagamento online messo a disposizione dai Comuni, basta dire che le operazioni conteggiate finora su PagoPa sono state circa 800mila a fronte di una potenzialità stimata in centinaia di milioni di pagamenti. A questo flop ha contribuito certamente anche il fatto che degli 8mila Comuni italiani, finora solo in circa duemila avevano deciso di aderire ai servizi della piattaforma. Un handicap quest’ultimo che sembra essere superato dal fatto che ormai, quantomeno tutte le maggiori città italiane hanno deciso in blocco di offrire i servizi di PagoPa, per la soddisfazione dei milioni di cittadini di Roma, Milano, Torino, Palermo, Bari ecc.

Cosa si può fare con PagoPa
Le operazioni che è possibile effettuare con la piattaforma in questione sono numerose, ma fondamentalmente si possono riassumere nella grande possibilità di effettuare online i pagamenti riguardanti tasse, multe e altri servizi come ad esempio le mense scolastiche, senza doversi cioè recare presso gli uffici comunali. Un risparmio enorme soprattutto in termini di tempo. Tra l’altro attualmente i servizi della piattaforma in questione sono accessibili solo via computer, mentre nel corso del 2017 dovrebbe essere implementata la possibilità di utilizzare anche tablet e smartphone per effettuare tutti i pagamenti in questione.

Strada ancora lunga
A fronte della volontà politica di puntare tutto sui pagamenti online connessi allo strumento digitale di PagoPa, bisogna fare i conti con difficoltà locali che per il momento persistono e non è semplice superare. Innanzitutto molti Comuni non permettono attualmente di pagare online tutti i servizi offerti, con il risultato che il web può essere utilizzato ad esempio per pagare le imposte come Tasi e Tari e non le mense scolastiche. Altro fronte caldo è quello delle procedure da seguire per effettuare i pagamenti, che spesso sono complicate oltremodo, scoraggiando non poco i cittadini a effettuare online i propri versamenti. Insomma, ci sarà tanto da lavorare, ma la strada sembra essere tracciata ed è quella che dovrebbe al più presto condurre il contribuente italiano, a poter pagare in via digitale ogni servizio riguardante la pubblica amministrazione. Staremo a vedere.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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