Mutui, perché lo scandalo Euribor riguarda anche voi
Economia

Mutui, perché lo scandalo Euribor riguarda anche voi

Dodici istituti, presenti anche in Italia, sono indagati per aver manipolato il tasso sui prestiti interbancari da cui dipendono le rate dei finanziamenti per la casa

Ben 12 grandi banche indagate, molte delle quali (come Barclays, Credìt Agricole o Deutsche Bank) sono presenti in forze sul mercato italiano. Sono gli istituti coinvolti nell'indagine sulle manipolazioni dell'Euribor, il tasso sui prestiti interbancari europei, da cui dipende l'importo delle rate dei mutui (almeno di quelli a interesse variabile, che sono sottoscritti dalla stragrande maggioranza delle famiglie).

LE INDAGINI SUL LIBOR

L'inchiesta è un'iniziativa dell'Unione Europea ed è partita già nell'ottobre dell'anno scorso, dopo lo scoppio di un analogo scandalo nel Regno Unito sui “taroccamenti” del Libor , il saggio sui finanziamenti interbancari britannici (che, al di qua della Manica, ha come corrispondente proprio il nostro Euribor).

A Londra, l'indagine sulle manipolazioni del Libor è già in fase avanzata e ha portato a un'ammissione di colpa da parte di alcune grandi banche, come il colosso nazionale Barclays, accusato di aver truccato i dati sui tassi d'interesse, per effettuare poi delle speculazioni sul mercato. Ora, visto che i saggi interbancari europei hanno più o meno lo stesso meccanismo di funzionamento di quelli britannici, l'inchiesta ha varcato inevitabilmente il canale della Manica.

GLI ISTITUTI COINVOLTI.

Secondo le indiscrezioni rivelate dal Wall Street Journal, Barclays (che in Italia ha 190 filiali e 180 negozi finanziari) avrebbe ammesso di aver manipolato anche l'Euribor, forse affiancata da almeno quattro istituti: Société Générale, Hsbc, Deutsche Bank (un altro gruppo attivo da tempo nel nostro paese) e la francese Credìt Agricole (che, a sud delle Alpi, controlla CariparmaFriuladria).

ECCO COME AVVENIVANO LE MANIPOLAZIONI SUI TASSI

Per capire cosa è successo di preciso nel sistema bancario continentale (e le conseguenze di questa vicenda sulle tasche dei risparmiatori), bisogna innanzitutto capire come si determina l'Euribor, un indicatore istituito nel 1999 e che ha una particolare importanza nella comunità finanziaria. Nello specifico, le 50 maggiori banche di Eurolandia (tra cui le italiane IntesaSanPaolo, Unicredit ed Mps) comunicano quotidianamente i tassi di interesse ai quali prevedono di prendere denaro in prestito da altri istituti, durante la giornata. L'informazione viene inviata entro le 11 all'agenzia finanziaria Reuters, che poi pubblica una media dei dati ricevuti, la quale rappresenta la quotazione ufficiale dell'Euribor.

Per evitare che qualcuno faccia il furbo, comunicando dati troppo alti o troppo ridotti per manipolarel'Euribor, viene sempre eliminato il 15% dei valori più elevati e il 15% di quelli più bassi. Il meccanismo, almeno sulla carta, sembra funzionare alla perfezione. Purtroppo, però, alle banche non manca la possibilità di imbrogliare.

Per taroccare l'andamento del tasso, un istituto può comunque inserire dei valori non veritieri e accordarsi con i concorrenti, ovviamente di nascosto, per mettere in atto pratiche concertate, cioè per far salire o scendere le quotazioni dell'Euribor, a seconda della convenienza. Va ricordato, infatti, che dal tasso sui prestiti interbancari dipendono  molti altri valori: per esempio la remunerazione di parecchi bond e di molti depositi di liquidità, il rendimento di una montagna di prodotti derivati (su cui le banche possono far soldi con operazioni speculative) e, soprattutto, le rate dei mutui a tasso variabile.

I MUTUI CASA E LE RATE ALLE STELLE

I finanziamenti per la casa a interessi indicizzati, infatti, diventano più o meno costosi proprio grazie alle oscillazioni dell'Euribor (in genere quello con scadenza a 3 o 6 mesi). Se il tasso interbancario sale, anche gli interessi del mutuo si muovono nella stessa direzione e le rate diventano più pesanti. Viceversa, se l'Euribor scende, anche il costo del finanziamento imobiliare si riduce.

Ora, spetterà alle autorità di Bruxelles stabilire se il comportamento delle banche internazionali ha danneggiato i risparmiatori che si sono indebitati per comprar casa. L'associazione dei consumatori Adusbef, su questo punto, ha però le idee già chiare e ritiene che le manipolazioni dell'Euribor abbiano sottratto nel complesso ben 2,9 miliardi di euro a 2,5 milioni di italiani che hanno sulle spalle un mutuo a tasso variabile.

I MUTUI E LO SPREAD

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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