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Economia

Mutui 2017, cosa fare se le rate aumentano

Dopo una lunga fase di calo, quest'anno le rate dei prestiti immobiliari torneranno a crescere. Pro e contro di un passaggio al tasso fisso

A dare la cattiva notizia è stato il portale internet Mutui.it, specializzato nella intermediazione online di prestiti immobiliari. Dopo una lunga fase di calo, secondo questo sito web, da quest'anno i costi dei mutui torneranno probabilmente a crescere. A dire il vero, più che una notizia quella di Mutui.it è una previsione, elaborata osservando ciò che sta accadendo nello scenario macroeconomico.


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Le politiche monetarie espansive della Banca centrale europea che ha portato i tassi d'interesse sotto zero stanno infatti giungendo al capolinea e il costo del denaro è destinato pian piano a risalire. Inoltre non va dimenticato che l'Italia, purtroppo, ha ricevuto una bocciatura da parte dell'agenzia di rating canadese Dbrs. Nei giorni scorsi, Dbrs ha abbassato il giudizio sul nostro debito portandolo da singola A a tripla B. Essendo calato il nostro merito di credito, per il tesoro italiano costerà un po' di più finanziarsi sul mercato dei capitali. Stesso discorso per le maggiori banche nazionali, il cui rating segue solitamente di pari passo quelle del paese in cui hanno sede. Dunque, visto che pagheranno di più per rastrellare soldi sul mercato, molti istituti di credito dovranno scaricare sui clienti questi maggiori oneri, aumentano appunto i costi dei prodotti come i mutui.


Pro e contro del tasso fisso

Cosa fare dunque se i tassi d'interesse ricominciano a salire facendo crescere anche le rate dei mutui? E' bene non prendere decisioni affrettate perché, anche se vi fosse un aumento dei tassi di interesse, il loro rialzo sarà comunque graduale. Non va dunque dimenticato che i mutui a interessi variabili restano ancora meno costosi rispetto a quelli ma a tasso fisso di uguale ammontare e scadenza. Nel caso di un prestito immobiliare a 25 anni con importo di 200mila euro e destinato all'acquisto di una casa che ne vale 250mila, Mutui.it segnala per esempio come prodotto più conveniente il mutuo a tasso variabile della Banca Popolare di Milano, che ha un taeg (tasso annuo effettivo globale) dell'1,19% e una rata di 762,83 euro. Seguono i mutui Sempre Ligt di Ubi Banca e IwBank Pivate Investments e il mutuo WelcHome di Veneto Banca che hanno tutti una rata attorno a 772 euro e un taeg dell'1,2-1,3%.


Le peggiori banche del 2016


Per un mutuo a tasso fisso di uguale importo e scadenza, i migliori prodotti segnalati da Mutui.it sono invece ancora quelli di Ubi Banca e IwBank PivatePivate Investments che hanno però un taeg del 2,1% e una rata di 847 euro. Al terzo posto si piazza il Mutuo Spensierato di Bnl, con un taeg del 2,3% e una rata di 867 euro. Dunque, su un debito di 200mila euro, chi sceglie il tasso fisso paga 70-100 euro in più al mese che scendono a 35-50 euro se il capitale ancora da rimborsare ammonta a 100mila euro. Ovviamente, però, non va dimenticato un particolare importante: chi sceglie il tasso fisso blocca definitivamente l'importo della rata e dorme per sempre sonni tranquilli anche se il costo del denaro dovesse andare alle stelle.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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