Mps e aumento di capitale, 5 cose da sapere
Lunedì 25 maggio parte la ricapitalizzazione da 3 miliardi di euro del Monte dei Paschi di Siena. Ecco le caratteristiche dell'operazione
Il conto alla rovescia è iniziato. Da lunedì 25 maggio parte l'annunciato aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena (Mps), una tappa fondamentale per il risanamento della banca toscana. Ecco, di seguito, 5 cose da sapere in vista dell'operazione.
Quanto vale la ricapitalizzazione
L'aumento di capitale del Monte dei Paschi vale nel complesso circa 3 miliardi di euro e prevede l'emissione di 2.558.256.930 nuove azioni ordinarie, che verranno offerte prima di tutto in opzione agli attuali soci. L'operazione inizierà lunedì 25 maggio e si concluderà venerdì 12 giugno.
Opzione agli azionisti
Gli attuali azionisti della banca avranno la possibilità (tramite un'opzione) di sottoscrivere i nuovi titoli del Monte dei Paschi di Siena, emessi in occasione dell'aumento di capitale. Per ogni azione oggi posseduta, i soci potranno ottenere dieci nuovi titoli al prezzo di 1,17 euro ciascuno.
Le azioni e i diritti
Da lunedì, il valore del titolo Mps verrà praticamente spezzato in due. Chi oggi ha possiede un' azione della banca si troverà nel portafoglio due cose diverse: un titolo Mps con un prezzo (rettificato) molto più basso di quello attuale, più dei diritti di opzione che consentono appunto agli attuali soci di acquistare 10 azioni di nuova emissione, per ogni titolo posseduto in precedenza. La somma del prezzo di un diritto e del prezzo di un'azione sarà inizialmente uguale al valore di un vecchio titolo Mps, precedente all'avvio dell'aumento di capitale. nello specifico, da lunedì 25 maggio è fissato un prezzo di 1,923 euro per le azioni e di 7,525 euro per i diritti.
Appuntamento a Piazza Affari
Da lunedì 25 maggio, fino all'8 giugno, sia i diritti di opzione che le azioni (con il nuovo valore) saranno negoziabili sul listino di Piazza Affari. Chi vuole partecipare alla ricapitalizzazione e sottoscrivere i titoli di nuova emissione al prezzo di 1.17 euro, potrà tenersi i diritti nel portafoglio ed esercitarli entro il 12 giugno, sborsando altri soldi. Chi invece non intende sottoscrivere l'aumento di capitale potrà vendere sul mercato i diritti di opzione. In questo caso, se il prezzo delle opzioni dovesse colare a picco, c'è il rischio di raccogliere forti perdite. Tutto dipenderà dal responso di Piazza Affari.
Lo sconto sul prezzo
Secondo le stime degli analisti, il valore di 1,17 euro che consentirà agli attuali soci di Mps di sottoscrivere ogni titolo di nuova emissione, incorpora uno sconto del 38,9% rispetto al Terp (Theoretical ex right price o prezzo teorico ex diritto). Si tratta di un valore che esprime l'attuale prezzo delle azioni Mps, separato da quello dei diritti di opzione in essi incorporati, che saranno negoziabili separatamente sul mercato da lunedì.