Lavori antisismici, come funzionano le detrazioni fiscali
ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Economia

Lavori antisismici, come funzionano le detrazioni fiscali

Chi mette in sicurezza la casa dai terremoti può scontare dalle tasse fino all 65% della spesa. Ma i vincoli da rispettare sono tanti

Casa più si sicura di fronte a una scossa tellurica e meno tasse da pagare. Ecco il duplice beneficio portato in dote dal cosiddetto bonus terremoti, cioè lo sconto fiscale previsto per chi esegue dei lavori antisismici nella propria abitazione. Da tempo, ancor prima dei tragici eventi che hanno colpito le province di Rieti e Ascoli Piceno, è possibile detrarre dall'irpef, cioè dalle tasse, le spese sostenute per le ristrutturazioni che accrescono la sicurezza e la stabilità dei fabbricati, nell'eventualità di una scossa tellurica.


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E' possibile sottrarre dalle imposte una somma pari a ben il 65% dei costi sostenuti, conun importo massimo di 96mila euro. La detrazione va però ripartita in ben dieci diverse rate annuali. Esempio: chi spende quest'anno per i lavori antisismici una cifra di 40mila euro, ottiene uno sconto fiscale massimo di 2.600 euro annui, così determinati: sulla spesa totale di 40mila si calcola il 65%, che corrisponde 26mila euro e si divide la detrazione ottenuta in 10 rate, pari appunto a 2.600 euro annui. Per i lavori effettuati quest'anno, lo sconto fiscale va ripartito tra il 2017 (quando verrà presentata la prima dichiarazione dei redditi successiva al pagamento delle opere) e il 2026.



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Si tratta indubbiamente di un' agevolazione non trascurabile, su cui la legge fissa tuttavia dei paletti ben precisi. Le detrazioni spettano infatti soltanto per la prima casa (non per le seconde abitazioni) e vengono riconosciute esclusivamente a chi abita in aree ad alto rischio sismico, classificate dalla legge come zona 1 e zona 2. Sono dunque inclusi i Comuni interessati in passato da gravi terremoti come l'Aquila mentre sono escluse altre aree come per esempio la costa settentrionale della Toscana, che non è considerata altamente rischiosa pur trovandosi vicina a zone sismiche come la Lunigiana o la Garfagnana. Proprio a causa di questi vincoli assai stringenti, il bonus terremoti è uno strumento che è stato utilizzato per adesso da una minoranza di contribuenti. Ora, però, con il pacchetto di misure Casa Italia promesso dal governo, le maglie delle agevolazioni fiscali potrebbero diventare un po' più larghe, con una loro estensione palle seconde case, almeno nelle zone più a rischio.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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