inflazione
Elaborazione grafica di Stefano Carrara
Economia

Istat: inflazione stabile su base annua

L'indice dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2% in un anno mentre scende dello 0,4% su base mensile

A settembre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% su base mensile e aumenta dello 0,2% su base annua (la stima preliminare era +0,3%), facendo registrare lo stesso tasso tendenziale dei tre mesi precedenti. Lo comunica Istat, calcolando che l'inflazione acquisita per il 2015 scende a +0,1% (era +0,2% ad agosto).

Chi scende e chi sale

La stabilità dell'inflazione su base annua è la sintesi di dinamiche di segno opposto di alcune tipologie di prodotto: l'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli alimentari non lavorati (+3,3% da +1,9% di agosto) e l'inversione della tendenza di quelli dei servizi relativi ai trasporti (+0,8%, da -0,1% del mese precedente) sono bilanciati dall'ulteriore caduta dei prezzi degli energetici non regolamentati (-12,8% da -10,4% di agosto).

La diminuzione su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente al ribasso - su cui incidono fattori di natura stagionale - dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-4,0%), parzialmente compensato dall'aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,7%). Rispetto a settembre 2014, i prezzi dei beni fanno   registrare una flessione dello 0,5% (era -0,4% ad agosto), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale a +0,9% (da +0,7% di agosto).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% su base mensile e dell'1,2% su base annua (da +0,7% di agosto). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto sono stazionari in termini congiunturali e registrano una flessione dello 0,3% nei confronti di settembre 2014.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello   0,1% rispetto a settembre 2014.

Il parere dei consumatori

"L'incremento dei prezzi del carrello della spesa è allarmante", secondo l'Unione nazionale consumatori che calcola che per una famiglia di quattro persone l'aumento dell'1,2% significa pagare, per la spesa di tutti i giorni, 93 euro in più su base annua. L'aggravio sarebbe di 86 euro per una coppia con un figlio, di 79 euro per una coppia senza figli tra 35 e 64 anni, di 47 euro per un pensionato con più di 65 anni e di 50 euro per un single con meno di 35 anni.

Inoltre, "i dati dimostrano che gli italiani hanno subito una stangata ingiustificata sulle loro vacanze", secondo il segretario dell'Unc Massimiliano Dona che ricorda come ad agosto ci sono stati aumenti rispetto a luglio anche del 38,9%, come per il trasporto marittimo. Questi prezzi poi a settembre sono "letteralmente precipitati" (per il trasporto marittimo il calo mensile è stato del 39,6%) e "hanno inciso sulla riduzione mensile dell'indice generale, ma non certo sulla riduzione del costo della vita". 

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Redazione Economia