Dove vivono meglio i pensionati
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Economia

Dove vivono meglio i pensionati

Norvegia, Svezia e Svizzera sono i paesi in cui stanno meglio. Spagna, Portogallo, Italia e Grecia le nazioni meno virtuose

Global AgeWatch Index

Messo a punto da HelpAge International, una Ong fondata nel 1983 da cinque organizzazioni basate, rispettivamente, in Canada, Colombia, Kenya, India e Inghilterra, il Global AgeWatch Index è una classifica che, partendo dai dati distribuiti da Nazioni Unite, Banca Mondiale, Ilo e Unesco, cerca di capire dove gli anziani vivono meglio e dove no. Una delle principali ragioni per cui è fondamentale tenere sotto controllo i dati relativi alla popolazione over 60 è legata al fatto che, entro il 2030, il loro numero supererà quello degli under 10, e rappresentarà il 21 per cento della popolazione globale. Dati alla mano, è realistico immaginare che tutti quei governi che nel frattempo non avranno spostato i problemi delle vecchie generazioni al centro delle rispettive agende politiche si ritroveranno in difficoltà. 

Europa e Stati Uniti

Non è certo sorprendente scoprire che i paesi in cui gli anziani vivono meglio sono in Occidente. Nelle prime cinque posizioni di questa classifica troviamo infatti Norvegia, Svezia, Svizzera, Canada e Germania. Questo dato è confortante dal momento che Europa e Stati Uniti sono anche le regioni del mondo che, proporzionalmente, ospitano più anziani: 23,2 per cento nel Vecchio Continente -172,6 milioni di persone, destinati a diventare il 33,6 entro il 2050, e 19,8 per cento (circa 79 milioni) nel Nuovo, che saliranno a 26,8 fra altri 36 anni. 

Africa e Medio Oriente

Anche le ultime posizioni della classifica sono piuttosto scontate. I paesi in cui gli over 60 vivono peggio, infatti, sono Tanzania, Malawi, Gaza, Mozambico e Afghanistan. E se in Africa gli over 60 sono poco meno di 62 milioni (pari al 5,4 per centodella popolazione regionale, destinati a diventare 211,8 milioni entro il 2050), per l'Asia parliamo di 485,5 milioni di anziani, l'11,2 per cento degli abitanti di questo mega-continente dove, fra poco più di trent'anni, gli over 60 saranno più di un miliardo e 200 milioni.  

Il caso dell'Australia

La vera novità di questa classifica, però, non è tanto quella di aver trovato enormi debolezze nei paesi in via di sviluppo e casi particolarmentee virtuosi tra le nazioni più avanzate, quanto di aver individuato proprio tra questi ultimi molti paesi poco performanti. Tra questi merita di essere citata l'Australia, dove sugli anziani pesa moltissimo l'incertezza relativa alle proprie fonti di reddito. Un dato che, probabilmente, è legato all'altissima propensione al consumo che contraddistingue questa nazione e alla sproporzione tra i redditi altissimi percepiti in età da lavoro e la pensione. 

L'Europa del Sud

Anche Spagna, Portogallo, Italia e Grecia escono particolarmente penalizzati da questa classifica, dove occupano, rispettivamente, la 21esima, la 37esima, la 39esima e la 73esima posizione. A far soffrire i paesi che si affacciano sul Mediterraneo non sono reddito pro capite, pensioni, welfare e tasso di longevità, quanto i valori relativi a quelle che la classifica definisce "capacità", vale a dire tasso di istruzione e opportunità di trovare un impiego in età matura. Ebbene, da questo punto di vista i quattro paesi dell'Europa del Sud si piazzano, rispettivamente, in 56esima, 79esima, 69esima e 80esima posizione. Se consideriamo che la top ten include Norvegia, Svezia, Germania e Svizzera il contrasto tra Europa del Nord e del Sud diventa disarmante. 

Italia

Purtroppo il ranking di HelpAge International penalizza molto l'Italia anche relativamente a un'altra categoria, quella dell' "ambiente", influenzato dall'importanza e dalla facilità di stabilire legami sociali, dal livello di sicurezza, di autonomia e libertà di cui godono i cittadini e dall'efficienza della rete di trasporti pubblici. Da questo punto di vista il Bel Paese è addirittura 74esimo, dopo Indonesia (8), Cina (28), Turchia (40), India (52), Ghana (56), Mongolia (62) e Argentina (66). 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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