Dollaro dei record: dieci curiosità
Economia

Dollaro dei record: dieci curiosità

La valuta americana è la più usata e la più contraffatta al mondo, ma anche quella dotata di una storia decisamente intrigante

Il dollaro è la valuta più diffusa al mondo e, con ogni probabilità, anche quella che riserva maggiori sorprese, stando a un recente articolo comparso su Business Insider . Tanto per cominciare, la storia del dollaro prende il via sedici anni dopo la fondazione degli Stati Uniti che, infatti, hanno iniziato a produrre moneta nel 1792. Ma è stato con la Guerra Civile del 1862, quando le monete per via dell’inflazione e della parità aurea scarseggiano, che il Dipartimento del Tesoro comincia a stampare banconote. Le prime non erano di carta, ma di cotone che ancora oggi compare fra gli "ingredienti" dei dollari. 

Le monete erano dotate di una scanalatura lungo il perimetro. Una qualità legata al sistema aureo, più che a una generica preoccupazione per la contraffazione: perchè in un dollaro, appunto, c’era il valore di un dollaro in oro o il corrispondente valore in argento. Bastava limare un po’ le monete, dunque, per ridurne il valore e rimetterle in circolazione “guadagnando” sulla differenza. Per evitare la contraffazione, al giorno d’oggi, un quarto di dollaro è caratterizzato da 119 scanalature. 

Terza curiosità: la vita media di una banconota di un dollaro è di 18 mesi e, complessivamente, le banconote da un dollaro rappresentano il 48% della moneta in circolazione. Nel 2010, la zecca americana ha prodotto circa 1,8 miliardi di banconote da un dollaro. La quarta curiosità ha a che fare con i ritratti. Per legge, nessuna persona vivente può essere ritratta sulle monete e sulle banconote: la decisione, presa all’epoca della fondazione della nazione, sanciva una presa di distanza in senso democratico dalla monarchia, caratterizzata dalla riproduzione della figura del sovrano su monete e banconote. Unica eccezione nella storia del dollaro è l’immagine del Presidente Calvin Coolidge, il cui viso è stato impresso su monete celebrative del 60° anniversario dell’Indipendenza Americana nel 1926. 

Quinto: la prima donna comparsa sulle monete americane, invece, non era americana, ma era la Regina Isabella di Spagna, ritratta in una moneta del 1893. Lady Martha Washington, invece, è stata la prima donna ad apparire su una banconota da un dollaro, nel 1886. L’unica banconota attualmente in circolazione su cui non è raffigurato un presidente è quella da cento dollari che ritrae Benjamin Franklin. La banconota più contraffatta è quella da venti dollari. La nascita della Zecca e del Servizio Segreto è legata al bisogno di tenere sotto controllo la stampa illegale di moneta punita, all’epoca, con la pena di morte, perchè considerata una minaccia alla stabilità economica della nazione. 

Fuori dai confini degli Stati Uniti, invece, la banconota più contraffatta secondo il Servizio Segreto americano è quella da cento dollari . Nel 2005, il Servizio Segreto ha sequestato 37,9 milioni di dollari in banconote contraffatte. Nel 2012, nei primi otto mesi dell’anno, erano stati sequestrati 17 milioni di dollari. Ottava curiosità: i dollari sono anche la valuta internazionale più usata nel mondo: il 95% delle banconote stampate ogni anno serve a rimpiazzare quelle in circolazione al di fuori dei confini degli Stati Uniti. La zecca americana stampa 37 milioni di banconote al giorno, pari a quasi 700 milioni di dollari l’anno. Per tenere il ritmo, utilizza oltre sedici chili di inchiostro al giorno. Il dollaro, infine, rivela l’università di Ballarat in Australia, è particolarmente sporco: nella peggiore delle ipotesi ospita fino a 25mila batteri, fra cui salmonella e e.coli. Secondo uno studio dell’Università di Dartmouth, nel Massachusetts, il 90% delle banconote in circolazione contiene tracce di cocaina

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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