Debito pubblico: ecco la ricetta tedesca per ridurlo (in Italia)
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Economia

Debito pubblico: ecco la ricetta tedesca per ridurlo (in Italia)

Un economista della Bundesbank propone di istituire un fondo di solidarietà nazionale e obbligare tutti i risparmiatori italiani a comprare titoli di stato

La Germania torna ad occuparsi delle questioni economico-finanziarie dell'Italia, dopo la bocciatura della manovra da parte di Bruxelles. Non è un mistero, per chi segue un po' il dibattito sul futuro dell'Eurozona, che, in particolare, sulla questione del debito pubblico italiano, i tedeschi abbiano sempre avuto le idee chiare: essendo gli italiani ricchi, mettano mano al loro portafoglio per ridurre l'enorme indebitamento del loro Stato.

Del resto, gli italiani hanno uno dei più ricchi patrimoni finanziari dei paesi sviluppati, pari a oltre 4.000 miliardi di euro. Sul tema è tornato di recente, oltre alla solita copertina del settimanale Der Spiegel (questa volta parla di "ricatto" dell'Italia agli altri paesi dell'Eurozona), tal Karsten Wendorff, economista e responsabile del dipartimento finanze pubbliche della Bundesbank, la potente banca centrale tedesca. E lo ha fatto con un'idea che non brilla certo per originalità: una maxi patrimoniale per ridurre il debito.

L'idea dell'economista tedesco

Gli italiani ci sono già passati 26 anni fa con il prelievo forzoso del 1992 voluto dal premier di allora, Giuliano Amato. Ma quella volta si trattò del 6 per mille sui conti correnti. Questa volta, stando a quello proposto da Wendorff, si tratterebbe di molto di più: l'esperto parla infatti di una somma pari a circa un quinto dei risparmi degli italiani che dovrebbe essere impiegata per evitare che saltino le casse dello Stato. Ecco in dettaglio la sua proposta, comparsa nell'edizione domenicale del quotidiano conservatore Frankfurter Allgemeine Zeitung.

Risparmiatori costretti a comprare Btp

Invece di azionare il fondo salva Stati, che è sostenuto alla fine da tutti i contribuenti europei (tedeschi compresi), l'Italia dovrebbe creare un fondo nazionale in grado di accollarsi almeno la metà del debito pubblico in circolazione. Questo fondo, scrive l'economista tedesco, dovrebbe essere finanziato con i "national solidarity bonds" ossia obbligazioni di solidarietà nazionale.

In pratica, la Germania vorrebbe che il 20 per cento del patrimonio finanziario degli italiani (per lo meno di tutti coloro che hanno soldi investiti o parcheggiati nei depositi) sia convertito nelle suddette obbligazioni "salva Italia". Per capirci, un italiano che volesse investire 10 mila euro, dovrebbe utilizzarne almeno 2 mila per comprare titoli di stato. È, in altre parole, una sorta di "patrimoniale" bella e buona e persino di proporzioni gigantesche, qualora i titoli di debito pubblico perdano di valore sul mercato.

L'appello alla responsabilità dei cittadini

"Con queste percentuali - conclude l'economista - più della metà del debito pubblico potrebbe essere convertito in obbligazioni di solidarietà". Parliamo di una cifra di almeno 1.000 miliardi di euro. La morale per i tedeschi, insomma, è questa: "Rendere i contribuenti italiani in definitiva responsabili dei debiti del loro Stato". Una conclusione che, per un caso almeno curioso, alla fine non cozza con quanto annunciato dal vicepremier Matteo Salvini (Lega) nelle scorse settimane, quando su twitter scrisse che gli italiani hanno una ricchezza sufficiente per badare da soli al loro debito e di non fregarsene dello spread. Staremo a vedere.

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Massimo Morici

Scrivo su ADVISOR (mensile della consulenza finanziaria), AdvisorOnline.it e Panorama.it. Ho collaborato con il settimanale Panorama Economy (pmi e management) e con l'agenzia di informazione statunitense Platts Oilgram (Gas & Power).

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