Economia

Come portare i soldi in Svizzera (legalmente)

L’impennata dello spread ha risvegliato le voglie di molti italiani aprire un conto oltreconfine. Lo si può fare da tempo, rispettando le regole

Dati certi non ve ne sono ma diversi giornali del Ticino ne parlano da giorni. Da quando sui mercati c’è stata l’impennata dello spread BTp/Bund ed è tornato ad aleggiare lo spettro di un’uscita dell’Italia dall’euro, molti nostri connazionali pensano a portare i soldi in Svizzera. A sentire la stampa elvetica, infatti, nelle banche del cantone di lingua italiana c’è un gran fermento, vista la crescita di nuovi clienti in arrivo dal Belpaese. 

Tutto in regola

Del resto, oggi per aprire un conto in Svizzera non serve violare la legge  e rivolgersi agli spalloni, i noti contrabbandieri di denaro che un tempo portavano valanghe di soldi fuori dai confini nazionali. Aprire un conto corrente nella Confederazione Elvetica, pur conservando la residenza fiscale e personale in Italia, è di per sé un’operazione poco complessa. La fanno spesso anche  i cosiddetti transfrontalieri, cioè i nostri connazionali che abitano nelle regioni del Nord (in particolare in Lombardia)  ma lavorano in Svizzera. 

Basta recarsi in una banca elvetica (o alle poste) e consegnare i propri documenti d’identità. Il conto corrente non può esser anonimo e, per chi abita lontano dal confine, può essere aperto anche in qualche filiale italiana di un istituto di credito elvetico, trasferendo il denaro all’estero con un bonifico.

Le tasse da pagare

Per fare tutto senza violare la legge, basta ricordarsi di riportare le somme possedute fuori dall’Italia nel quadro Rw della dichiarazione dei redditi. Non va dimenticato che le attività finanziarie detenute oltreconfine sono soggette a una tassa che si chiama ivafe ed è l’equivalente dell’imposta di bollo applicata in Italia. 

E’ pari al 2 per mille del capitale, anche se per i soli conti correnti (a differenza di quanto avviene per gli altri prodotti finanziari) è pari a 34,2 euro con esenzione totale per i depositi sotto i 5mila euro. Di solito, per l’apertura di un conto le banche svizzere chiedono a qualsiasi cliente una cifra minima in giacenza. Ma sono ovviamente  pronte ad accogliere a braccia aperte chi ha molte disponibilità di denaro. 



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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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