Bond Mps, cosa fare con i titoli
ANSA / MATTEO BAZZI
Economia

Bond Mps, cosa fare con i titoli

Le associazioni dei consumatori danno consigli a chi ha le obbligazioni del Monte dei Paschi di Siena e deve decidere se convertirle in azioni

L'Adusbef, che di solito è l'associazione più agguerrita, l'ha definita un bail-in (cioè una specie di fallimento) mascherato. E' la proposta di conversione in titoli azionari dei bond subordinati emessi dal Monte dei Paschi di Siena (Mps), che spera di ricavare da questa operazione almeno 1 miliardo di euro per ricapitalizzarsi. L'offerta dovrebbe essere lanciata entro fine anno e riguarda anche 40mila risparmiatori privati. Tra le obbligazioni da trasformare in azioni, infatti, ve ne sono alcune che sono finite in tasca di molti piccoli clienti della banca, invece di essere vendute ai grandi investitori istituzionali, come avviene quasi sempre con questo genere di strumenti finanziari.

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Nello specifico, i titoli in questione sono dei bond subordinati emessi da Mps nel 2008 e contrassegnati dal codice identificativo (Isin) IT0004352586. Cosa fare con queste obbligazioni? Le sigle dei consumatori sono pronte già a fornire una consulenza personalizzata che partirà probabilmente nelle prossime settimane. Anzi, nel caso dell' Aduc il il servizio è già partito: nel sito web di questa associazione, infatti, è possibile scaricare un form per richiedere gratuitamente una un parere sul da farsi.


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Ovviamente, prima di decidere se aderire o no all'offerta, è bene aver chiaro come si articola la conversione dei bond subordinati ormai alle porte. In pratica, la banca offrirà agli obbligazionisti la possibilità di vendere i titoli in loro possesso. Nel caso delle obbligazioni in mano ai risparmiatori privati, il prezzo proposto sarà pari al 100% del valore nominale. Con i soldi ricevuti, i detentori dei titoli saranno tuttavia obbligati a sottoscrivere l'aumento di capitale di Mps che partirà entro fine anno.

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Gli esperti dell'Aduc Alessandro Pedone e Giuseppe D'Orta fanno notare che non è possibile dare una risposta a priori sull'adesione all'offerta. Tutto dipende dalla propensione al rischio dell'investitore e dalla composizione del suo portafoglio. Un conto se i bond di Mps sono soltanto una piccola parte della ricchezza complessiva del risparmiatore. In questo caso, forse vale la pena convertirli in strumenti finanziari più rischiosi come le azioni. Un altro conto, invece, se i titoli rappresentano la parte maggioritaria del patrimonio. Fatte queste premesse, una cosa è certa: meglio sarebbe stato non aver mai comprato queste obbligazioni che erano e sono ben più rischiose di quanto non sembrassero a prima vista.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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