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Economia

Bitcoin, cos’è e come funziona la moneta che fa tremare i mercati

Dopo lo stop agli acquisti deciso dalla Cina, la valuta elettronica più ambita dagli investitori ha perso fino al 40% del proprio valore

Lo stop alle transazioni in bitcoin imposto in questi giorni dal governo cinese ha portato, o meglio sarebbe dire riportato, prepotentemente alla ribalta l’exploit di valore e di notorietà che questa moneta elettronica ha avuto in questi anni.

Un fenomeno dai contorni assolutamente ancora indefiniti, al punto tale che Jamie Dimon, amministratore delegato di JP Morgan, qualche giorno fa, è arrivato apertamente e ufficialmente a definire i bitcoin una frode che non finirà bene, mettendo in guardia chiunque dal realizzare investimenti su questa cripto moneta.

Crollo del valore

Una preoccupazione che in questi anni, non sembra però aver minimamente toccato tanti investitori mondiali che hanno fatto sì che il valore di questa valuta elettronica salisse da qualche centesimo di dollaro fino a circa 5.000 dollari. Poi il crollo, avvenuto proprio in conseguenza del divieto imposto dalle autorità cinesi allo scambio di bitcoin, con una perdita di valore anche del 40%, e con una valutazione che attualmente è sotto i tremila dollari.

Una vera e propria caduta libera, che sta spaventando non poco i mercati finanziari, e che è dovuta al fatto che proprio la Cina era diventato uno de Paesi in cui più di tutti avvenivano investimenti su questa moneta elettronica. Ma vediamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono a grandi linee i meccanismi di scambio e utilizzo dei bitcoin.

Gli inizi

Il Bitcoin è, come accennato, una moneta elettronica creata nel 2009 da un informatico conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Si basa su transazioni criptate completamente anonime, non viene gestita da alcuna banca e il suo valore dipende dalla fiducia dei suoi investitori.

Può essere trasferita attraverso il web a chiunque disponga di un “indirizzo Bitcoin”, salvata su un computer sotto forma di “portafoglio” o tenuta presso terze parti che svolgono funzioni simili ad una banca. La struttura “peer-to-peer” e la mancanza di un ente centrale rende impossibile per qualunque autorità manipolarne il valore.

Come si entra in possesso dei bitcoin

L’assegnazione originaria dei bitcoin avviene attraverso cosiddette estrazioni online, durante le quali vengono aggiudicate quote di questa moneta elettronica. Si tratta di un meccanismo molto sofisticato, per partecipare al quale sono necessari particolari algoritmi e computer molto potenti.

Il risultato è che nella maggior parte dei casi conviene semplicemente entrare sul mercato e acquistare una quota dei bitcoin già in circolazione. A questo proposito è bene sottolineare che per questa moneta non si corrono rischi di inflazione visto che le sue regole scientifiche e matematiche, prevedono che in circolazione ci siano non più di 21 milioni di bitcoin.

Come si usa

L’uso dei bitcoin ha ispirato una sorta di economia alternativa, che vuole provare a sostituirsi a quella tradizionale legata alla moneta cash e alle carte di credito. Attualmente a livello mondiale sono censiti circa 10mila esercizi e attività commerciali che permettono di pagare proprio in bitcoin, e tra questi sono inclusi anche classici bar o pizzerie.

C’è da dire che l’uso di questa moneta elettronica è diffuso anche nella cosiddetta rete nascosta, in quel dark web dove si commercializza di tutto e dove la moneta tradizionale spesso è addirittura ritenuta indesiderata

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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