Abolizione delle banconote da 500 euro: favorevoli e contrari
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Economia

Abolizione delle banconote da 500 euro: favorevoli e contrari

Mario Draghi, presidente della Bce, intende ritirare il biglietto di grosso taglio, ma deve fare i conti con il no della Germania

"È sempre più uno strumento per attività illegali". Con questa semplice ma quanto mai efficace spiegazione il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, si appresta nelle prossime ore a decretare l’abolizione della banconota da 500 euro.

Una decisione maturata già da qualche mese fa, e della quale il numero uno della Bce si è fatto vero e proprio paladino. È noto infatti che proprio il biglietto da 500 euro, ribattezzato nel gergo criminale come “Bin Laden”, sia uno degli strumenti per transazioni finanziarie e conseguente riciclaggio più utilizzato da trafficanti di droga e di armi, e da qualsiasi altra organizzazione criminale attiva nei quattro angoli del mondo.

Una ragione dunque più che valida per decidere il suo ritiro dal corso legale. Un ritiro che però si annuncia non poco indolore. Innanzitutto perché se è vero che il biglietto da 500 euro non è certo uno dei più usati dai normali cittadini, visto che appena il 3% delle transazioni lo riguardano, il valore complessivo rappresentato dai biglietti in questione sfiora invece ben il 30% di tutto il circolante.

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Una circostanza che potrebbe spingere Draghi ad una soluzione meno drastica dell’abolizione immediata, ovvero un suo progressivo ritiro: non si stamperanno più nuovi biglietti da 500, in modo tale che nel volgere di un paio d’anni questo taglio di banconota scomparirà. Fin qui tutto bene, se non fosse però che sulla strada di Draghi si è messa di traverso, e nelle ultime settimane non è certo una novità, la Germania.

I responsabili monetari di Berlino infatti non hanno nascosto tutta la propria contrarietà all’operazione. La considerano una sorta di lesa maestà, visto che per i tedeschi l’uso del contante rappresenta un’abitudinme sociale quanto mai diffusa e resistente. Non è un caso difatti che, per chi si trovi in viaggio in Germania, spesso possa risultare molto complicato trovare Pos per effettuare pagamenti di tipo elettronico.

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Nel Paese della Cancelliera Angela Merkel evidentemente non hanno tutti i problemi di evasione fiscale con cui facciamo i conti in Italia, e che da tempo ci stanno spingendo ad adottare al contrario norme sempre più stringenti proprio sull’uso del cash.

I tedeschi invece sono molto affezionati al proprio contante e di abolire la banconota da 500 euro proprio non vogliono sentir parlare. Come già accennato, è da tempo ormai che Draghi deve fare i conti con l’opposizione tedesca su tutta una serie di misure monetarie da lui sostenute e di importanza decisamente più rilevante dei biglietti da 500 euro. Vedremo dunque se su una questione, che pure potrà avere effetti sociali ed economici, ma certamente di porta molto limitata, riuscirà a spuntarla in maniera più agile.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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