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Economia

Slot online: meno tasse ma più giocatori

Aumenta il numero e il valore di chi azzarda da mobile e pc. Ma il fisco colpisce soprattutto le giocate fisiche (54%) mentre è più blando con quelle digitali (20%)

Altro che 100 metri dalle scuole e 200 dagli ospedali. Altro che limiti fisici per dissuadere dall’uso, o almeno dal’abuso, delle slot machine: la nuova piaga sono le slot online. Che saccheggiano le tasche dei giocatori senza nemmeno riempire quelle dell’erario.

Il giro delle giocate sulle slot fisiche è arrivato l’anno scorso a quasi 50 miliardi di euro, ma non è cresciuto, mentre le slot online sono salite a 12,6 miliardi dai 9,4 del 2015 e dai 7,4 miliardi del 2014.

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La cosa incredibile è che sulle giocate online “regolari” il prelievo fiscale (che si applica sulla differenza tra le giocate e le vincite) si ferma al 20% mentre sulle giocate fisiche è del 54%. Questo scompenso si risolve in una fantastica pubblicità a favore del gioco online, che ha un pay-out del 95 per cento contro il 70 delle “macchinette” fisiche. Ovvio quindi che mentre le slot fisiche hanno portato al fisco quasi 6 miliardi, quelle on-line si sono fermate a 90 milioni di euro.

Le differenze
Le slot machine fisiche vennero autorizzate nell’ordinamento italiano nel 2009, con il decreto per la ricostruzione dell’Aquila ed entrarono a regime nel 2011. Quelle online sono entrate gradualmente nel costume sociale italiano, piacciono a un pubblico diverso da quello dei bar e delle sale gioco tradizionali, mediamente più giovane – deve, se non altro, saper usare un computer e avere una carta di credito – ma altrettanto accanito.

Il gioco in casa può essere condiviso in gruppo, ma di solito è per solitari. Oltretutto, si sono moltiplicati gli operatori che propongono anche versioni mobile delle App per gioco online: dalle 18 che l’Osservatorio del Politecnico di Milano ne contava al febbraio 2012 si è oggi saliti ai 67 di febbraio 2017, con un incremento percentuale costantemente in doppia cifra anno su anno (a febbraio 2017 +18% su febbraio 2016).

La nuova tassazione
In questo quadro, ovviamente, i gestori dei giochi legali sono in agitazione per l’incremento delle tasse previsto dalla “manovrina” del governo e le loro preoccupazioni trovano ascolto nelle file dell’opposizione: “Questi ulteriori prelievi dai giochi sono una mossa incoerente rispetto alla promessa riduzione dell'offerta di gioco”, dice ad esempio Massimo Garavaglia, assessore al Bilancio della Lombardia e coordinatore della Commissione Affari finanziari delle Regioni. “Valuteremo nel dettaglio come e dove verranno presi questi soldi, ma tutto questo mi sembra ridicolo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Mario Mauro, senatore del gruppo “Per l’Italia” eletto con Scelta Civica: "Eccedendo in carichi su quelli che sono i muli da soma che trascinano il sistema di finanziamento delle strutture dello Stato, inevitabilmente si ha come unico esito quello di provocare la morte di chi fa più fatica di altri nell'interesse di tutti quanti".
Senza contare il rischio di spingere ancora più giocatori verso il gioco online, sinistramente vicino al “dark-web” dove i controlli preventivi e gli accertamenti repressivi contro gli operatori spregiudicati che operano totalmente in nero sono particolarmente difficili e sporadici.

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Sergio Luciano