Expo 2015, così l'America vuole stupire l'Italia
Economia

Expo 2015, così l'America vuole stupire l'Italia

Presentato in Silicon Valley il padiglione American Food 2.0. L'occasione: la festa della Repubblica

Il 2 giugno a San Francisco la celebrazione della Festa della Repubblica è stata l'occasione per il presidente del Padiglione USA a Expo2015, Charlie Faas, per presentare il progetto Expo al pubblico di Silicon Valley riscuotendo grande interesse. La venue era quella giusta: davanti al Golden Gate, nel punto in cui San Francisco ha fatto il tifo nelle regate di America’s Cup e ha assistito all’arrivo trionfante di Giovanni Soldini nel febbraio 2013 al termine del suo periplo delle Americhe. Anche il pubblico era quello giusto: oltre 400 imprenditori, politici, leader di organizzazioni italiane, scienziati, uomini di cultura, giornalisti, riuniti in nome dell'Italia e della sua festa. Faas ha spiegato che l’America si prepara a sorprendere il mondo a Milano con il padiglione "American Food 2.0", ben oltre l’immagine del fast food. La California, ha ricordato, è centro tecnologico mondiale e punta di diamante della nuova cultura culinaria d’America; farà la sua parte per tenere alta la bandiera a stelle strisce nella kermesse globale di Milano.

La congiunzione Expo - 2 giugno non è stata un caso. Quest’anno la Farnesina ha usato le celebrazioni per la Festa della Repubblica che si tengono in ogni Ambasciata e Consolato italiano del mondo per lanciare Expo 2015. In ogni angolo del globo, la mascotte Foody ha fatto capolino dietro il tricolore: lo testimonia una pioggia di tweet. Si è trattato di un esempio di Sistema Italia in azione. Un modello che può forse sorprendere i non addetti ai lavori. In verità la Diplomazia 2.0 a sostegno del mondo produttivo, social media alla mano, è sempre più un fatto. Il networking è nel DNA della rete diplomatico-consolare. Ma oggi il fare rete è orientato a sostegno del business. A beneficio di tutti: quanto più i rappresentanti dell’Italia sanno farsi portavoce non solo di strutture governative ma di una vibrante società civile, quanto più cresce la loro rilevanza.
 
In Silicon Valley, terra in cui una rete di contatti giusti è essenziale per far decollare imprese, eventi come quello del 2 giugno scorso sono doppiamente utili. L'attrazione dell'italianità e il prestigio di un invito ufficiale hanno messo sotto lo stesso tetto - ben rifocillate - persone che avrebbero altrimenti molta difficoltà a parlarsi. Capitani d'industria come Jan Koum, fondatore di Whatsapp venduta a Facebook per 16 miliardi di dollari, hanno condiviso il buffet dei formaggi con nostri giovani imprenditori. Cloud4Wi di Pisa , appena sbarcata qui per crescere, ha messo a disposizione la sua rete Wifi e ha cominciato a farsi conoscere. Enel Green Power ha anticipato i suoi progetti di e-mobility e smart city nella zona della Baia. Maserati, ovviamente, ha messo in bella vista la Ghibli, la Granturismo e la Quattroporte all’ingresso. Giornalisti come il conduttore della rete KTVU Dave Clark hanno raccolto informazioni sui progetti in corso e hanno passato la carta da visita: domani saranno accessibile a chi dei nostri avrà una notizia da raccontare.

All'uscita dalla Festa, il colpo di scena: l'FBI stava in quel momento braccando un terrorista nella zona, la strada era bloccata. Nessuno ha protestato, anzi: i 400 hanno continuato a festeggiare. Come ha scritto il San Francisco Chronicle : "un’occasione in più per dire: Viva l'Italia!"

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Mauro Battocchi

Sono console italiano a San Francisco. Ho alle spalle il servizio diplomatico in Germania e Israele per promuovere le nostre imprese. Ho lavorato per un periodo anche in azienda, in Enel. Il mio blog "San Francisco chiama Italia" racconta di una città che estende ogni giorno la frontiera del possibile; che disegna il modo di vivere globale con le sue battaglie di libertà e con l’innovazione tecnologica. La città e il nostro Paese hanno un rapporto che risale alla corsa all’oro di metà Ottocento. Oggi è quanto mai importante per il nostro futuro.

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