Perché Piketty è stato l'economista più influente del 2014
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Economia

Perché Piketty è stato l'economista più influente del 2014

Ha esposto idee complesse e innovative in maniera semplice, ha coinvolto le persone comuni nel dibattito sulla disuguaglianza con passione e intelligenza

Chi è Thomas Piketty?

Thomas Piketty è un economista francese i cui studi su reddito, disuguaglianza, ricchezza e tassazione sono stati analizzati e commentati in tutto il mondo, dagli addetti ai lavori e non. Con "Il Capitale nel XXI secolo", testo che la stampa internazionale ha definito rivoluzionario, Piketty ha esposto ai suoi lettori idee talmente nuove da conquistarsi il titolo di "Rock Star dell'economia contemporanea", che combatte i problemi dei mercati meno bilanciati armato di aliquote fiscali progressive, trasparenza finanziaria e sanzioni per i paradisi fiscali. Piketty è quindi l'economista più influente del 2014, per almeno cinque motivi. 

Uno

Innanzitutto, perché ha saputo aprire un dibattito che è andato al di là della ristretta cerchia dei tecnici e degli esperti. L'uscita del suo libro "Il Capitale nel XXI secolo" ha infatti scatenato commenti da parte di lettori, appassionati e semplici cittadini. Una misura del suo successo? Secondo Google, il suo nome è stato citato quasi un milione di volte all'interno di blog, forum e siti web. Il doppio delle citazioni ottenute dall'ultimo Premio Nobel per l’Economia, Jean Tirole (anche lui francese).

Due

Perché ha scelto, approfondito e spiegato con chiarezza al grande pubblico uno dei temi più attuali del nostro tempo: quello del persistere della disuguaglianza anche nelle società più avanzate. "Il libro giusto al momento giusto": questa la definizione de "Il Capitale nel XXI secolo" di Stephanie Kelton, direttice di New Economic Perspectives. Da quando gli attivisti di Occupy Wall Street hanno acceso i riflettori sulle enormi differenze di reddito esistenti negli Stati Uniti, si attendeva qualcuno che sapesse dare una spiegazione autorevole al fenomeno della divaricazione dei redditi fra i più ricchi e i più poveri.

Tre

Perché "ll Capitale nel XXI secolo" ha venduto moltissimo. Secondo Amazon Italia, è il testo economico più venduto del 2014, davanti alle opere di divulgatori molto popolari nel nostro Paese, come Federico Rampini o Marianna Mazzuccato. Non solo, anche nella classifica generale dei libri più venduti nel 2014 si difende bene. È rimasto nella top 100 per 97 giorni, più di best sellers come gli utlimi romanzi di Gianrico Carofiglio, Alessandro Baricco e Andrea Camilleri. Che, fra l'altro, sono anche letture decisamente più leggere e alla portata di tutti.

Quattro

Perché non ha avuto timori reverenziali nel porre la propria opera fra quelle che hanno l'ambizione di cambiare la storia. Non sono molti gli studiosi che hanno avuto il coraggio di porsi come eredi di uno dei capostipiti della scienza economica e di una delle figure più influenti per più di un secolo: Carlo Marx. "Il Capitale nel XXI secolo" già dal titolo riecheggia l'opera pubblicata nel 1867 dall'ideologo del comunismo.

Cinque

Perché Piketty ha una teoria semplice: investire paga più che lavorare. Ma sostiene la sua teoria con argomenti complessi e analisi comparate, diagrammi e serie storiche; e lo fa con la chiarezza del divulgatore, la precisione dello scienziato e la passione di un cittadino impegnato a combattere la sua battaglia con le armi dell'intelligenza.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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