Zynga, parte una class action dopo il crollo in borsa?
Economia

Zynga, parte una class action dopo il crollo in borsa?

Dopo il crollo del valore delle azioni di quasi il 40% in un giorno, per Zynga potrebbe partire una class action sulla scia di quelle legate all'IPO di Facebook

Alla chiusura dei mercati due giorni fa, il valore delle azioni di Zynga si attestava ai 3,08 dollari. Poco sopra il minimo storico di 2,97 ma comunque di nuovo in discesa rispetto alla chiusura del giorno precedente (3,15 dollari) che aveva registrato un crollo verticale del titolo di oltre il 38%.

Il destino di questa società - tuttora legato a filo doppio a quello di Facebook per via dei legami tra i suoi giochi online e la piattaforma del social network più popolare del mondo - si vedrà nei prossimi mesi anche sulla base della capacità di Zynga di spostare gli utenti su un proprio portale e/o sulle applicazioni per smartphone (a parte l'interesse per il gioco d'azzardo online, di cui si vociferava da circa sei mesi, e che di recente è stato confermato come uno dei possibili sbocchi per il prossimo futuro , ma che presenta non poche difficoltà per via delle complesse normative dei diversi paesi).

Ma a pesare sul futuro di Zynga ora c'è anche un altro fattore: azioni legali relative all'offerta pubblica iniziale delle azioni, sul modello di quelle nei confronti di Facebook e di chi ne ha gestito il collocamento.

E' lo studio legale Faruqi & Faruqi, LLP di New York a lanciare il messaggio : per ora si apre una fase esplorativa, durante la quale investitori che abbiano subito una perdita di almeno 100.000 dollari a seguito degli eventi possono contattare i legali e verrà verificata l'esistenza di potenziali violazioni delle norme da parte di Zynga, che potrebbe non aver rappresentato correttamente la propria situazione finanziaria o il proprio modello di business in fase di collocamento; oppure aver commesso altre irregolarità in momenti successivi, per esempio quando lo scorso aprile fu messo in vendita un sostanzioso blocco di 43 milioni di azioni da parte del gruppo dirigente della società.

E' ovvio che questo giro di contatti prelude a una potenziale class action come avvenuto dopo il collocamento e il rapido crollo del valore delle azioni di Facebook.

Anche se non c'è ancora una citazione in giudizio, potrebbe essere un altro duro colpo per la società leader nei videogame "social" che ha dovuto rivedere al basso le proprie previsioni per il resto del 2012 dopo le perdite registrate di recente.

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