Ristrutturazioni, le sei cose da fare per ottenere i bonus
Economia

Ristrutturazioni, le sei cose da fare per ottenere i bonus

Dalla documentazione da inviare a Asl e Agenzia delle entrate, ai bonifici e le fatture da conservare accuratamente

Comunicazioni, documentazioni varie, e poi naturalmente fatture e bonifici. Sono questi gli elementi fondamentali di cui dovrà munirsi strada facendo qualsiasi cittadino voglia usufruire dei bonus in tema di ristrutturazioni. In effetti, sulla questione, il decreto del governo Letta di venerdì scorso ha sì introdotto delle novità importanti sulle scadenze e sui valori delle detrazioni, ma poco è cambiato, anzi nulla, in termini di adempimenti burocratici. Se dunque le agevolazioni per le eco-ristrutturazioni passano dal 55 al 65% con scadenze che per le singole abitazioni vengono prolungate al 31 dicembre di quest’anno e per i condomini fino al 30 giugno del 2014; e se per le ristrutturazioni generiche invece, il bonus del 50% è stato prolungato fino alla fine di questo 2013, è bene anche segnalare quali saranno le incombenze amministrative che bisognerà affrontare per aver diritto alle agevolazioni.

-Documentazione: i lavori effettivamente eseguiti dovranno essere conformi a quelli indicati nella Dia, il Documento inizio attività. Bisognerà poi comunicare alla Asl la regolarità, in termini di sicurezza, del cantiere che verrà aperto. Nel caso di condomini invece sarà necessaria una certificazione dell’amministratore che testimoni l’ottemperamento degli obblighi previsti per legge.

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-Bonifici: si tratta delle pezze d’appoggio fondamentali per ottenere i bonus previsti per legge. Nei bonifici dovrà essere indicato il codice fiscale del contribuente, la partita Iva della ditta che esegue i lavori e ovviamente la casuale dei versamenti con i riferimenti alla legge che introduce le agevolazioni. Non bisognerà invece attestare con bonifico le spese che riguardano gli oneri di urbanizzazione, le ritenute d’acconto dei professionisti impegnati nel progetto, l’imposta di bollo, le concessioni e le varie autorizzazioni.

-Fatture: serviranno a dimostrare che effettivamente le spese sostenute sono soggette alle agevolazioni in questione. Dovranno essere ovviamente rigorosamente intestate a chi esegue i vari pagamenti.

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-Consenso: per evitare possibili truffe, la ditta che esegue i lavori dovrà essere in possesso di una dichiarazione del proprietario dell’immobile che attesta effettivamente il suo consenso all’avvio dei lavori.

-Attestazione ecologica: nel caso di lavori di efficientamento energetico, che come accennato usufruiscono di una detrazione del 65% e non più del 55%, il proprietario dell’immobile dovrà inviare all’Enea, l’Ente per l’energia e l’ambiente, la documentazione che attesta l’intervento effettuato. Per conferma riceverà una mail che dovrà conservare per la dichiarazione dei redditi.

-Comunicazione all’Agenzia delle entrate: per quei lavori che inizieranno in un periodo di imposta e termineranno in un altro, e solo per le eco-ristrutturazioni, bisognerà effettuare una comunicazione all’Agenzia delle entrate.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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