Poste Italiane: il mistero delle nuove assunzioni
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Economia

Poste Italiane: il mistero delle nuove assunzioni

La notizia, poi smentita, sulla campagna di reclutamento della società guidata da Massimo Sarmi

La notizia, almeno a leggere i titoli, sembrava davvero una buona notizia: l'assunzione di 1.383 postini, seppur con un contratto a tempo determinato. Stipendio: 1.180 euro al mese che non saranno tantissimi ma, almeno di questi tempi, fanno gola a molti. Peccato, però, che nel sito internet di Poste Italiane, dove si raccolgono le candidature di lavoro, non vi sia alcuna traccia di questo programma di reclutamento. “Nessuna posizione aperta trovata ”, è la scritta che appare agli internauti, non appena aprono la pagina del sito, in cui sono indicati i posti disponibili nell'azienda.

LA PRIVATIZZAZIONE DELLE POSTE

In realtà, il piano di assunzioni non esiste. O meglio: esiste, ma non nelle forme alle quali avevano pensato probabilmente molte persone che, leggendo la notizia diffusasi in maniera virale su molti portali web, si sono precipitate a mandare il proprio curriculum vitae nel sito delle Poste. Questi fantomatiche assunzioni di portalettere fanno parte infatti dell'”ordinaria amministrazione” visto che, periodicamente, la società guidata da Massimo Sarmi ricorre al reclutamento di personale a tempo determinato, per lo svolgimento di attività di recapito e smistamento della corrispondenza.

“Gli inserimenti attualmente previsti nella misura di circa 1.500 unità”, recita infatti una nota ufficiale di Poste Italiane “, avvengono nell’ambito delle strutture territoriali del gruppo, al fine di gestire picchi di attività o situazioni di indisponibilità temporanea del personale stabile, in modo da garantire il mantenimento dei livelli di servizio attesi”. Niente di eccezionale, insomma. Si tratta più o meno dell'utilizzo di contratti a termine, per sostituire i dipendenti assenti o per smaltire un po' di posta in eccedenza.

A dire il vero, diversi sindacati dei dipendenti postali lamentano da tempo una carenza di forza-lavoro in diversi uffici in tutta Italia, dalla Valle d'Aosta alla Puglia, passando per il Lazio. Ma di nuove grandi campagne di assunzioni stabili non c'è traccia, almeno per adesso. Ci sono i circa 1.500 contratti a termine per i quali, fa sapere la società, è possibile presentare comunque un'auto-candidatura spontanea, mandando i curricula attraverso lo spazio “lavora con noi” , presente sul sito di Poste Italiane .

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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