Pensioni, come funziona da oggi con conti e libretti
Economia

Pensioni, come funziona da oggi con conti e libretti

Stop ai pagamenti in contanti oltre i mille euro. L'85% dei pensionati sceglie Poste italiane, ma le banche sono pronte a fare concorrenza

''Erano seicentomila, ora sono poco meno di 30 mila i pensionati che ancora non hanno provveduto ad aprire il conto o il libretto di risparmio: hanno tempo ancora 3 mesi per farlo''. Sono questi i numeri più aggiornati forniti questa mattina direttamente dal presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua in merito all’entrata in vigore definitiva, avvenuta proprio oggi, del divieto per la pubblica amministrazione di effettuare in contanti pagamenti dai mille euro in su. La maggioranza dei pensionati coinvolti dalle nuove norme si è dunque affrettata a fornire un canale tracciabile, ovvero uno conto corrente, dove effettuare l’accredito della propria pensione.

Per i restanti 30 mila, tra i quali dovrebbero esserci persone malate e allettate che dovranno delegare una persona di fiducia, scatta ora una sospensione di tre mesi, durante i quali la pensione verrà accreditata su un conto di servizio transitorio, dal quale i soldi saranno poi trasferiti sul nuovo canale tracciabile una volta che esso verrà identificato.

“Possiamo dire che grazie alla dilazione dei tempi – commenta Ivan Pedretti, segretario nazionale Spi-Cgil – tutto si è risolto per il meglio, anche sul fronte dei costi. Grazie infatti ad un accordo tra Inps, Poste italiane, associazioni bancarie e sindacato, si è resa possibile l’apertura di conti correnti base, a costi praticamente nulli, il tutto con la possibilità di utilizzare servizi, anch’essi base, come quello del bancomat”. Da sottolineare tra l’altro che, questo conto base, d’ora in poi sarà estendibile anche a pensionati con accrediti mensili fino a 1.500 euro. “Si tratta di un’opportunità a cui dunque potranno accedere pensionati che già avevano un conto – spiega Pedretti – e che potranno ora chiuderlo per aprirne uno base a costi praticamente nulli. Noi speriamo tra l’altro che questa decisione possa innescare un meccanismo di concorrenza a livello territoriale tra banche e Poste italiane, che possa in generale far scendere ulteriormente i costi dei conti correnti”.

Per il momento, i numeri dicono che l’80-85% dei pensionati coinvolti nell’operazione di tracciabilità ha scelto un libretto di risparmio delle Poste italiane, ma non è detto che questa corsa ai conti dei pensionati, che rappresentano in Italia una platea complessiva di 16 milioni di soggetti, in futuro non possa cambiare le proporzioni. “Un’ultima notazione – aggiunge Pedretti – riguarda quelle pensioni minime, per le quali lo sforamento dei mille euro si sarebbe verificato solo in concomitanza del pagamento della quattordicesima. In questo caso si è scelto di non conteggiare quest’ultima tranche, lasciando la possibilità a questi soggetti di non aprire un conto, continuando a riscuotere in contanti”.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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