Nuovo Isee, così lo stato scoverà i finti poveri
Sabrina Raschioni/Imagoeconomica
Economia

Nuovo Isee, così lo stato scoverà i finti poveri

Il governo fa partire il riccometro, cioè i nuovi parametri di reddito che permettono di avere le prestazioni sociali. Ecco come verranno calcolati

Partirà dal prossimo anno, con un obiettivo: dare le prestazioni sociali agevolate a chi ne ha realmente bisogno, scovando i finti poveri che dichiarano redditi bassi, pur avendo un tenore di vita elevato. E' questa, in sintesi, la caratteristica del nuovo Isee (indicatore della situazione economica equivalente) un parametro di reddito che, a differenza di quello fiscale, tiene conto del reale benessere del contribuente, considerando il patrimonio di cui dispone o il numero di figli che deve mantenere. Ecco come cambiano i criteri di calcolo dell'Isee.

NUOVO ISEE: COME CALCOLARLO

FAMIGLIE NUMEROSE

Per il calcolo dell'Isee, verranno avvantaggiate le famiglie numerose. Il reddito risultante dovrà essere infatti moltiplicato per un coefficiente, che dipende dalla quantità di componenti del nucleo familiare. Maggiore è il numero di componenti, per esempio, minore è il reddito Isee risultante, soprattutto in presenza di disabili. Verranno inclusi nel computo anche i figli maggiorenni, purché non siano sposati, convivano ancora i genitori e risultino fiscalmente a loro carico. Contribuirà a formare il reddito della famiglia pure il coniuge del contribuente, anche se risulta residente in un'altra abitazione. Solo in caso di effettiva separazione o di divorzio, i redditi dei due coniugi non si cumuleranno. L'obiettivo è ovviamente quello di combattere fenomeni di elusione fiscale ed evitare cambi di residenza fittizi, allo scopo di avere un reddito Isee più basso.

REDDITI E PATRIMONIO FINANZIARIO

Nel calcolo dell'Isee sono ovviamente inclusi i redditi di lavoro dipendente (con una franchigia di 3mila euro) e quelli da pensione (con una franchigia di mille euro). A questi, si aggiungono i proventi soggetti a tassazione separata, come quelli derivanti dalla locazione degli immobili, su cui oggi si può pagare una cedolare secca, cioè un'imposta fissa del 21%. Vengono calcolate tra i proventi della famiglia anche le rendite finanziarie, come gli interessi e i guadagni derivanti da azioni, obbligazioni, conti correnti, titoli di stato o fondi d'investimento.

IMMOBILI

Il mattone peserà di più nella determinazione del reddito Isee. Per il valore delle case, verranno usati gli stessi criteri previsti per l'imu, cioè una rendita catastale aumentata del 5% e moltiplicata per un particolare coefficiente. Per l'abitazione principale, il valore viene però abbattuto di un terzo, a cui si aggiunge una franchigia di 5mila euro, più altri 500 euro per ogni altro familiare che vive con il contribuente (fino a un massimo di 7mila euro, che corrisponde a una famiglia con 5 componenti).

BENI DI LUSSO

Chi detiene particolari categorie di beni come le macchine di lusso, gli yacht o le ville verrà automaticamente tagliato dai servizi sociali che vanno a beneficio di chi possiede un reddito Isee molto basso.

CAMBIO DI REDDITO

Nel caso in cui il reddito del contribuente si abbassi di oltre il 25% (per esempio in caso di disoccupazione che provoca un'improvvisa difficoltà economica) è possibile chiedere il calcolo di un Isee corrente, comunicando al fisco le variazioni rispetto al momento in cui è stata presentata l'ultima dichiarazione.

CONTROLLI PIU' SEVERI

Quando il contribuente presenta la domanda di una prestazione legata al reddito Isee e comunica la propria situazione economica, i dati verranno incrociati con quelli dell'Inps e girati all'Agenzia delle Entrate, che svolge dei controlli automatici e può effettuare delle verifiche più approfondite.

LE PRESTAZIONI

Sempre più prestazioni saranno legate al rispetto di determinati parametri Isee, anche se i benefit sociali dipendono dai criteri adottati nelle diverse regioni d'Italia. Rientrano sicuramente tra le forme di assistenza, tutti gli assegni familiari erogati dall'Inps, le agevolazioni sulle bollette e sull'acquisto di farmaci, le borse di studio universitarie o le rette degli asili nido e delle mense scolastiche.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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