I tre motivi per cui l'Fmi promuove il governo Renzi
Giuseppe Lami/Ansa
Economia

I tre motivi per cui l'Fmi promuove il governo Renzi

Il calo delle tasse sul lavoro, la nomina di Padoan all'economia e la delega fiscale piacciono al Fondo Monetario Internazionale

"Abbiamo ascoltato con attenzione il discorso di Matteo Renzi in Parlamento e salutiamo con favore alcune misure preannunciate dal governo italiano". Parola di Gerry Rice, portavoce del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) che promuove così il nuovo esecutivo italiano, anche se aggiunge di volerlo vedere adesso alla prova dei fatti. In particolare, l'Fmi apprezza la linea politica di Renzi, sostanzialmente per tre ragioni. Eccole nel dettaglio.

LAVORO,  I PROGRAMMI DEL NUOVO GOVERNO

Per il Fondo Monetario, il grande problema del nostro paese è l'elevato tasso di disoccupazione che, secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, a gennaio ha toccato il livello-record del 12,9%. In Italia c'è dunque bisogno di una riforma del lavoro, che il premier Renzi ha detto di voler mettere in cantiere al più presto, con un Job Act che verrà presentato per metà marzo, prima del vertice italo-tedesco con la cancelliera Angela Merkel. Piace anche l'intenzione del premier di ridurre al più presto il cuneo fiscale, cioè la differenza tra il costo del lavoro lordo pagato dalle aziende e le retribuzioni nette percepite dai loro dipendenti in busta-paga: uno dei fattori che oggi penalizza maggiormente la competitività del sistema-Italia

IL PADOAN-PENSIERO

Rice apprezza il governo Renzi soprattutto per la nomina a ministro dell'Economia di Pier Carlo Padoan che, tra le varie cariche assunte in passato, ha anche un'esperienza di lavoro proprio al Fondo Monetario. Il nuovo ministro è stato infatti direttore esecutivo per l'Italia dell'Fmi tra il 2001 e il 2005, con responsabilità anche per la Grecia, l'Albania, il Portogallo e San Marino. Rice ha definito Padoan un “uomo molto rispettato”, che offre le garanzie giuste agli organismi internazionali.

LA DELEGA FISCALE

Infine, l'Fmi saluta con favore anche l'approvazione definitiva in Parlamento della Delega Fiscale, che darà al governo Renzi la possibilità di mettere in cantiere riforme strutturali del sistema di tassazione, auspicate da tempo dallo stesso Fondo Monetario. Con la delega fiscale, infatti, l'esecutivo avrà 12 mesi di tempo per adottare alcune misure importanti, a partire dalla revisione dei valori catastali degli immobili, per adeguarli meglio ai valori correnti di mercato. Inoltre, fin dal 2012 il Fondo Monetario invita l'Italia a mettere mano a tutto il sistema delle agevolazioni sulle tasse, che oggi è molto frammentato e ha effetti distorsivi sull'economia. Nel nostro paese, infatti, esistono circa 700 detrazioni, che andrebbero snellite al più presto, in un'ottica di semplificazione.

RENZI E I NODI DELL'ECONOMIA

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