Facebook: ecco come continuo a crescere grazie alle app
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Economia

Facebook: ecco come continuo a crescere grazie alle app

Il social network intende insidiare il primato degli app store di Apple e Google giocando la carta del marketing

Facebook ha dato appuntamento anche quest'anno agli sviluppatori. Il prossimo 30 aprile, infatti, si terrà l'edizione 2014 della conferenza “F8”. Ilya Sukhar, app developer chief del social network e fondatore di Parse, un servizio di server dedicato agli sviluppatori acquisito lo scorso anno da FB per 85 milioni di dollari, spiegherà ai colleghi perché Facebook debba essere considerato un miglior partner di Apple o Google per le loro creazioni. In soldoni: Facebook ha deciso di scendere in campo per mettere in discussione il ricco duopolio del mercato delle app. Dalla sua, il social network ha una grande pervasività. Il sito, come spiegherà Sukhar, conta 1,2 miliardi di utenti e la maggior parte di essi si collega quotidianamente tramite smartphone. Gli utenti, inoltre, possono essere selezionati in base a caratteristiche come sesso, età, posizione geografica e interesse. Ma non è tutto, perché l’acquisizione di WhatsApp e Instagram ha fatto crescere ulteriormente l'utenza. E, per quanto WhatsApp e Instagram non siano dotati di link per il download delle app, fanno parte del massiccio ecosistema globale targato FB. 

I primi a non essere contenti del terzo incomodo sono, ovviamente, i duopolisti. Per Apple, il download delle app è uno dei settori di business a più rapida crescita, in grado di generare 4,4 miliardi di dollari a trimestre, con l’obiettivo di diventare un business più promettente delle vendite iPad e Mac. Ma in cosa consiste il vantaggio competitivo per gli sviluppatori che scelgono di passare dall’App Store di Apple e da Google Play Store a Facebook, ovvero di lasciare i principali player per una new entry? La risposta sta nel fatto che, mentre Apple e Google dominano la fornitura di applicazioni, fanno ben poco per promuovere le app. Il mercato della app, riferisce Business Insider , è “sorprendentemente disfunzionale”. Sull’App Store, per esempio, sono presenti oltre un milione di app, ma gli utenti ne possono visualizzare solo 200 alla volta. In pratica, i possessori di iPhone possono vedere solo lo 0,02% delle app disponibili ogni volta. Va un po’ meglio con Google Play, che permette di vederne 500 alla volta. I due store digitali, inoltre, sono straordinariamente lenti nel mettere in vetrina le novità. 

Facebook, invece, guadagna sulle app anche attraverso la pubblicità mobile che gli sviluppatori acquistano per invitare gli utenti a visitare gli app store. Attualmente, il 53% del giro d’affari di Facebook deriva, appunto, dalla pubblicità mobile che porta nelle casse del social network 1,4 miliardi di dollari al trimestre. Di questi, la voce che cresce più velocemente riguarda, appunto, le app. Dunque, chi si faceva domande sul futuro del social networking potenzialmente vittima del target più giovane, può trovare adesso qualche interessante risposta.

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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