Alitalia, tariffe nuove sulla Milano-Roma
Economia

Alitalia, tariffe nuove sulla Milano-Roma

La partenza dei voli EasyJet da Linate sblocca il mercato e la compagnia di bandiera riorganizza offerta e prezzi

La concorrenza fa bene al mercato e si vede. Nel giorno in cui decolla dall’aeroporto di Milano Linateil primo volo low cost della compagnia britannica EasyJet, ecco che Alitalia risponde con un nuovo piano di tariffe: partono tre nuove opzioni comprensive di servizio di qualità. In poche parole: prezzi più vantaggiosi a partire da 89 euro andata e ritorno e servizio di alto profilo, comprensivo di check in dedicati, bagaglio in stiva, giornali, passaggio veloce per i controlli di sicurezza, catering e dulcis in fundo anche le miglia Alitalia.  

Ecco, questo è il finale di una dura battaglia sui trasporti cominciata con la concorrenza tra Frecciarossa e Alitalia , continuata con Ntv contro Trenitalia e proseguita con la causa che Easyjet ha mosso ad Alitalia per mettere fine al monopolio dei voli da Linate per la tratta Milano-Roma. Dopo un duro braccio di ferro di ricorsi e controricorsi, Easyjet ha vinto e adesso si inizia a scrivere una nuova storia. E si spera che lo sia davvero.

Quando si approccia la storia recente del settore trasporti infatti, non si tratta più di discutere di liberalizzazioni necessarie, ma si può già guardare a quelli che sono gli effetti concreti facendo il tanto atteso passo in avanti: evitare il cartello dei prezzi come spesso è accaduto per molti settori nel passato.  

“Non bisogna avere paura della concorrenza perché affrontiamo la sfida consapevoli del nostro servizio, non eguagliabile, di alta qualità”, commenta in proposito Gianni Pieraccioni, Chief Commercial Officer di Alitalia, annunciando il nuovo servizio Roma-Milano. “Ogni giorno viaggiano con i nostri voli navetta sulla Roma-Milano circa 4.400 passeggeri e proprio oggi, come ormai già da un mese, di questi ben 1.500 e più di quanti ne trasporti EasyJet in tutta la giornata a qualunque tariffa, stanno volando al prezzo di 89 euro andata e ritorno: 44,50 euro a tratta, pacchetto completo”.  

In tempo di crisi, i voli low cost piacciono tanto anche alla clientela business. Le compagnie se ne sono accorte e mentre Easyjet lavora per favorire questa clientela, Alitalia cerca di tenersela stretta confermando nel basso prezzo anche i servizi aggiuntivi. “È l’elemento di distinzione. I nostri clienti (9 su 10) apprezzano molto il nostro pacchetto qualità mentre uno su 4 se ne dice addirittura entusiasta” continua Pieraccioni. Negli ultimi anni per garantire un servizio su misura a chi viaggia per lavoro Alitalia ha investito 30 milioni e diminuito i prezzi del 15 per cento, sebbene le tasse aeroportuali siano incrementate del 7 per cento. Detto questo, benvenuta EasyJe t, i passeggeri saranno sicuramente giudici attenti e severi”.

Pieraccioni, lo stesso manager il cui arrivo ha quasi coinciso con la partnership con gli arabi di Ethiad per i voli a lungo raggio, si mostra sicuro. Di certo Easyjet muove i primi passi ma ha tempo e risorse per crescere.

Alitalia, può già contare su clientela affezionata, abitudini consolidate garantite da 60 voli medi giornalieri, e la comodità dei passaggi dedicati al check in e ai controlli di sicurezza, l’offerta di snack e giornali, l’accredito extra di miglia, salette riservate per l’attesa e l'accettazione ridotta a soli 20 minuti a Fiumicino e Linate per chi viaggia con il solo bagaglio a mano.

Con il debutto di EasyJet, Alitalia ha riorganizzato la sua offerta tariffaria su tre segmenti:  la più economica Easy Basic (89 euro andare e ritorno tasse incluse) che comprende anche un biglietto a 99 euro per chi prenotasse la sola andata e naturalmente i servizi aggiuntivi già elencati e un massimo di 1.000 punti millemiglia, quindi Easy Flex con tariffa a partire da 129 euro (tasse incluse) a tratta ma con la possibilità di cambiare la prenotazione attraverso il pagamento di una piccola integrazione (30 euro) e un massimo di 1.500 punti MilleMiglia; e infine Comfort Full Flex, vale a dire l’offerta top di gamma del servizio di Alitalia sulla rotta Roma-Milano-Roma.

È quest’ultimo pacchetto che garantisce la totale flessibilità, modificabilità e rimborsabilità del biglietto, che consente anche di presentarsi in aeroporto senza avere la prenotazione, e di salire sul primo volo disponibile al prezzo di 289 euro a tratta e l’aggiunta di ulteriori servizi come l’accesso alle lounge Freccia Alata di Roma e di Milano (tra le quali la rinnovata lounge “Dolce Vita”, inaugurata pochi giorni fa al Terminal 1 dell’Aeroporto di Fiumicino), l’imbarco prioritario, l’assegnazione dei posti nelle prime file con il sedile a fianco sempre libero (dal lunedì al venerdì sui voli in partenza fino alle ore 9 oppure fra le ore 17 e le ore 20), un servizio di catering dedicato, 2 bagagli in stiva e 2.000 miglia del Programma MilleMiglia Alitalia (a cui si aggiunge un bonus di ulteriori 250 miglia se si vola a centro giornata, dopo le ore 20 o nei fine settimana).

L’obiettivo dichiarato di EasyJet dopo essersi aggiudicata sette slot a Roma Fiumicino e Milano-Linate è di trasportare tra i 350 mila e i 400 mila passeggeri nel primo anno di attività attraverso 5 collegamenti giornalieri concentrati nella fascia mattutina e in quella serale e l’annuncio di tariffe ridotte nel fine settimana. Ma Alitalia non sembra intenzionata a mollare la presa sul volume di passeggeri e il numero dei voli, arrivando a garantire un volo ogni 15 minuti nelle ore di punta. Bravi? Il punto vero è che il carburante costa, la crisi morde, la concorrenza incalza, la vendita di alcuni azionisti di Alitalia si avvicina. E anche se a comprare saranno i ricchi arabi di Ethiad, nessuno nel settore dei trasporti può più permettersi di vivere di rendita.

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Antonella Bersani

Amo la buona cucina, l’amore, il mirto, la danza, Milan Kundera, Pirandello e Calvino. Attendo un nuovo rinascimento italiano e intanto leggo, viaggio e scrivo: per Panorama, per Style e la Gazzetta dello Sport. Qui ho curato una rubrica dedicata al risparmio. E se si può scrivere sulla "rosea" senza sapere nulla di calcio a zona, tennis o Formula 1, allora – mi dico – tutto si può fare. Non è un caso allora se la mia rubrica su Panorama.it si ispira proprio al "voler fare", convinta che l’agire debba sempre venire prima del dire. Siamo in tanti in Italia a pensarla così: uomini, imprenditori, artisti e lavoratori. Al suo interno parlo di economia e imprese. Di storie pronte a ricordarci che, tra una pizza e un mandolino, un poeta un santo e un navigatore e i soliti luoghi comuni, restiamo comunque il secondo Paese manifatturiero d’Europa (Sì, ovvio, dietro alla Germania). Foto di Paolo Liaci

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