Oltre Beyoncé: ecco perché il business americano della musica è "black"
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Economia

Oltre Beyoncé: ecco perché il business americano della musica è "black"

Musicisti e produttori neri conquistano il mercato. E non solo quello delle sette note

Beyoncé è la regina dell'entertainment. Lo ha certificato il magazine americano Forbes che l'ha messa al primo posto tra le celebrità più influenti e facoltose del pianeta. Beyoncéha guadagnato 115 milioni di dollari nell'ultimo anno. E non solo come cantante. I suoi introiti sono emanazione diretta di una galassia d'affari che include dischi e concerti, ma anche profumi personalizzati e una linea di abbigliamento, House of Dereon. disegnata a sua immagine e somiglianza. A questo si aggiunge poi un team straordinariamente efficiente che affianca la cantante per promuovere attravrso i social media il "brand Beyoncè".

Il boom della vocalist non è un fatto isolato, ma la punta dell'iceberg di un fenomeno che da anni caratterizza il music business e non solo. Un fenomeno che gli addetti ai lavori hanno ribattezzato Black Power. Due parole per esprimere il concetto che il potere vero nella discografia e in molti altri settori del mercato è inequivocabilmente black e ha i volti di tre uomini sempre più ricchi ed influenti. Tutti e tre hanno iniziato cantando e rappando. Ma poi...

Jay-Z: il marito di Beyoncé, 44 anni, rapper e produttore discografico, ha allargato il suo giro d'affari fino a diventare uno degli uomini più potenti d'America, consigliere di fiducia e amico personale del Presidente Obama. Jay-Z ha un patrimonio personale di 520 milioni di dollari costruito giocando con grande abilità su più tavoli. Un esempio che è diventato case history è l'accordo con Samsung in occasione dell'uscita del suo ultimo disco, Holy Grail: l'azienda coreana ha infatti acquisito il diritto a distribuire gratis un milione di copie digitali del cd ai possessori di Smartphone Samsung, pagando all'artista cinque dollari per ciascuna copia, per un totale di 5 milioni di dollari. L'altro colpo da maestro è stata la fusione tra la sua Rocawear (azienda di abbigliamento casual da 490 milioni di dollari di fatturato annuo) con la Billionaire Boys Club di Pharrell Williams, la popstar del superhit Happy. Di recente Jay-Z ha anche registrato il marchio di un nuovo colore chiamato "Jay-Z Blue". 

Dr. Dre: rapper, produttore discografico (Eminem e 50 Cent tra gli altri) e imprenditore di successo. Ha 48 anni e di recente si è parlato molto di lui. Il motivo è l'acquisizione da parte di Apple per tre miliardi di dollari del marchio Beats (quello delle cuffie più popolari del mondo e di un servizio di musica in streaming). Come conseguenza della chiusura del contratto, Dr. Dre e l'altro cofondatore di Beats, Jimmy Iovine (ex tecnico del suono di John Lennon e Bruce Springsteen), il re Mida della discografia mondiale, presidente del consiglio di amministrazione della Interscope-Geffen-A&M records, entreranno a pieno titolo in Apple. Una notizia che suona un po' come "il meglio deve ancora venire".

Diddy (vero nome, Sean Combs): un tempo dominava le classifiche con il suo rap ad alto potenziale commerciale. Oggi è un milionario che ha esteso i suoi tentacoli in decine di attività extramusicali. Il suo patrimonio personale oscilla intorno ai 700 milioni di dollari. A fare la sua fortuna è stata la scelta di investire cifre importanti nel lancio e nella promozione di Revolt Tv, un canale televisivo musicale in grande espansione che tra i suoi partner annovera Time Warner Cable. "Puntiamo a trasformare Revolt Tv nel music channel più credibile del mondo" ha dichiarato di recente Diddy. Che oltre ad essere partner del brand Ciroc Vodka, possiede una linea di abbigliamento di grande successo, la Sean John, e una casa discografica denominata Bad Boy Records.  

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Gianni Poglio