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ANSA / MATTEO BAZZI
Economia

Mondadori: ipotesi cessione per Marsilio e Bompiani

Le parole dell'a.d. Ernesto Mauri: operazioni sul tavolo qualora andasse in porto l'acquisizione di Rcs Libri. Sui periodici si punta tutto sul digitale

"L'istruttoria Antitrust è in corso, c'è l'ipotesi della dismissione di Marsilio e Bompiani per una quota di mercato che vale il 3%". Così l'amministratore delegato del gruppo Mondatori, Ernesto Mauri, a 2Next Economia e futuro, in onda ier isera su Raidue, ha spiegato la strategia futura e il riassetto del gruppo, a partire da Mondadori Libri fino alla divisione Periodici.

I principali filoni di investimento sono chiari e sono due: rafforzare e internazionalizzare la Libri e rivoluzionare la Periodici cavalcando con forza il digitale.

Bompiani e Marsilio: il loro futuro
Quando è stato firmato l'accordo per l'acquisizione di Rcs Libri "abbiamo preso il rischio di ridurre il perimetro. Ce ne faremo una ragione" ha subito precisato Mauri. Il riferimento è a Bompiani e Marsilio, le due aziende da cedere. "Bompiani è un marchio molto bello e tutti mi hanno telefonato perchè lo vogliono" ha detto l'amministratore delegato aggiungendo che "qualora l'Antitrust decidesse per la cessione di Bompiani", si aspetta che gli autori che sono confluiti nella Nave di Teseo vi tornino.

Quanto a Marsilio, Mauri ha confermato che Cesare De Michelis è interessato.

Libri: una visione internazionale
Dal 2008 Mondadori "ha perso quote di mercato", ha spiegato l'amministratore delegato, passando dal 31% al 25%. "Con l'acquisizione saremmo saliti al 35%", ha spiegato, sottolineando che "non abbiamo aggredito il mercato e abbiamo messo in pratica rimedi per proteggere tutta la filiera. La nostra volontà - ha aggiunto - è dare uno sbocco internazionale a Mondadori".

Mauri ha spiegato inoltre che qualora andasse in porto l'operazione Rcs, "verrà mantenuta l'autonomia editoriale delle singole case editrici, ma la logica è che ci sia una testa unica al comando. Il modello sono le case editrici internazionali". Mauri ha quindi specificato che "la Mondadori resterà comunque nella sede di Segrate, con la parte scolastica nell'attuale destinazione". E sulle indiscrezioni che vorrebbero una conseguente vendita della divisione Libri dopo la conclusione dell'operazione Rcs Mauri risponde: "Sono operazioni che dipendono dall'azionista e l'azionista non ne ha mai parlato".

Mauri ha aggiunto che "in un paese dove si legge poco come l'Italia, spingere alla lettura dovrebbe essere al centro dell'agenda del governo. Mi auguro che i nuovi direttori Rai - ha aggiunto - mettano al centro i libri, in modo tale che possa venir fuori qualcosa. Non leggere - ha concluso - è un male per la nazione".

Periodici digitali
"Con l'avvento del digitale e la crisi economica abbiamo assistito a un dimezzamento del nostro mercato di riferimento, soprattutto per i periodici. Purtroppo l'azienda ha avuto un tracollo ed è logico adeguare i costi ai ricavi ma quella fase è finita e ora stiamo investendo". Così Mauri ha poi spiegato la sua visione sull'altra grande area di business del gruppo. "Per quanto riguarda i periodici - ha proseguito - la gente si sposta sul digitale, bisogna seguire le nuove abitudini e adeguarsi al nuovo linguaggio, puntando sul brand".

Saltata l'audizione Antitrust
È invece saltata l'audizione finale prevista per oggi nell'ambito dell'istruttoria Antitrust sull'acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori. La decisione, secondo quanto appreso dall'ANSA, è stata presa su richiesta delle parti, che avrebbero quindi recepito le ultime indicazioni dell'Agcom. Ora toccherà al collegio Antitrust deliberare. La procedura dovrebbe concludersi in settimana, poi spetterà all'Agcom esprimere il suo parere, obbligatorio ma non vincolante entro 30 giorni (le parti possono però chiedere un parere urgente).  

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