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Economia

Rider, Foodora investe in sicurezza e lancia un corso ad hoc

L’azienda versa inoltre contributi Inail e Inps. Informazione e prevenzione "prima che scendano in strada"

Il tema delle tutele per i rider è al centro del dibattito. E Foodora - servizio on-demand di consegne a domicilio, che attualmente ha oltre 9.000 ristoranti partner ed è presente in più di 65 città e 10 paesi - investe nella sicurezza dei propri rider attraverso uno specifico corso informativo.

L’azienda, inoltre, è da tempo "impegnata a garantire le massime tutele possibili in un contesto 'flessibile' utilizzando i contratti di collaborazione coordinata e continuativa che garantiscono ai rider, tramite versamento dei contributi Inps, l’accesso a una serie di tutele non presenti in collaborazioni occasionali e partite Iva", come spiega in una nota.

"A ciò si aggiungono - prosegue - l'assicurazione Inail per gli infortuni sul lavoro, che l’azienda ha scelto di tenere completamente a suo carico versando anche la quota spettante al lavoratore, e una polizza assicurativa privata in caso di danni a terzi, sempre a carico esclusivo dell’azienda".

“La formazione nella sicurezza sul lavoro rappresenta un punto fondamentale del nostro impegno a garantire le massime tutele ai nostri rider. Con questa iniziativa, vogliamo essere sicuri di avere fornito a tutti i nostri rider la migliore informazione e la più efficace prevenzione prima che scendano in strada, a tutela loro e a tutela dei terzi. Il nostro obiettivo è continuare su questa strada", afferma Gianluca Cocco, amministratore delegato di Foodora in Italia.

“Foodora si conferma come un’importante opportunità di reddito reale in un contesto di lavoro ‘flessibile’ tipico del nostro tipo di business, pur senza scendere a compromessi in fatto di tutele grazie alle tutele Inail, all’assicurazione privata in caso di danni a terzi e ai contributi Inps versati. Tutele da sempre in essere in Foodora. Ora abbiamo bisogno di normative uniformi a livello nazionale che siano replicabili da tutte le realtà allo stesso modo”, avverte.

Il corso è stato strutturato in due macro sezione. Una prima parte che tratta argomenti specifici rivolti all’attività di rider e una seconda parte che riprende i concetti generali sulla sicurezza sul lavoro. Nello specifico, gli argomenti trattati nella prima parte sono: Cosa fa il rider? - Pericoli e richiesto del rider - Abbassiamo il livello dei rischi? - Interventi di protezione - Interventi di prevenzione - La manutenzione della bicicletta - Il comportamento adatto - suggerimenti utili per evitare le collisioni. Mentre per quanto riguarda la seconda parte, quella più generale, gli argomenti trattati sono suddivisi. Al termine delle due parti, è necessario rispondere a un questionario a risposte multiple, da svolgere direttamente online alla fine del processo informativo. Completare il corso diventa ora fondamentale per cominciare l’attività di rider.

"I contributi Inps versati danno accesso ai rider a una serie di tutele spesso non sufficientemente note, come sussidi di maternità, indennità di malattia e la possibilità di utilizzare assegni al nucleo familiare (Anf). È fondamentale che i rider siano a conoscenza delle tutele che già hanno e che siano supportati in caso di problematiche. Foodora organizzerà delle giornate di informazione in collaborazione con Inps dopo l’estate", conclude la nota.

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a cura di LABITALIA/ADNKRONOS