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Economia

Lavoro: meno contratti stabili, più vaucher

Lo dicono i dati Inps gennaio-maggio 2016. Il saldo sui tempi indeterminati aperti e chiusi, sebbene positivo, è inferiore del 78% rispetto a un anno fa

Nei primi cinque mesi dell'anno i datori di lavoro privati hanno stipulato 712.007 contratti a tempo indeterminato, trasformazioni comprese, mentre le cessazioni sono state 629.936, per un saldo positivo di 82.071 unità. Il dato, su cui influisce la riduzione degli incentivi per le assunzioni, si rileva dai numeri dell'Osservatorio Inps sul precariato, è inferiore del 78% rispetto al saldo positivo di 379.282 contratti stabili registrato nello stesso periodo del 2015.

Il saldo 2016 è inferiore anche a quello 2014, pari a +122.188. Frenano le assunzioni. Tra gennaio e maggio, informa l'Inps, quelle riferite ai soli datori di lavoro privati, sono state 2.076.000, con una riduzione di 263.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (- 11,2%). Questo rallentamento, spiega una nota dell'Osservatorio sul precariato dell'istituto, ha coinvolto essenzialmente i contratti a tempo indeterminato: -280.000, pari a -34% sui primi cinque mesi del 2015.

"Il calo", sottolinea l'Inps, "è da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui dette assunzioni potevano beneficiare dell'abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni".

Analoghe considerazioni possono essere sviluppate in relazione alla contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-37%). Per i contratti a tempo determinato, nei primi cinque mesi del 2016, si registrano 1.441.000 assunzioni, in linea con gli anni precedenti (+ 0,6% sul 2015, e + 1,2% sul 2014). Le assunzioni con contratto di apprendistato sono state 90.000, con un incremento del 10,4% sul 2015. Le cessazioni complessivamente risultano diminuite dell'8,9%.

Nei primi cinque mesi del 2016, si registra poi un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +436.000, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+538.000) e superiore a quello registrato nei primi cinque mesi del 2014 (+385.000). Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a maggio 2016 risulta positivo (+514.000) anche se inferiore rispetto al valore massimo registrato a dicembre (+616.000).

Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato a maggio 2016 è pari a +621.000 Nel periodo gennaio-maggio 2016 sono stati venduti 56,7 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi cinque mesi del 2015, pari al +43,0%. Nello stesso periodo del 2015, la crescita dell'utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 75,2%.

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Redazione Economia