I dieci paradisi per chi lavora da casa
In Europa e Tailandia le località preferite, ma ai nomadi digitali piacciono anche Russia, Canada e Corea del Sud
Il telelavoro rappresenta oramai una solida realtà e professionisti di tutto il mondo non hanno più bisogno di un vero e proprio ufficio per operare. Schiere di persone, quindi, hanno deciso di trasferirsi in quei luoghi che possano loro offrire sia la possibilità di lavorare senza problemi sia una qualità di vita elevata. C'è chi preferisce località balneari e chi grandi metropoli. Vediamo quali sono le migliori destinazioni per questa nuova categoria di "nomadi digitali", che secondo il South China Morning Post sono già mezzo milione.
Budapest, Ungheria
In vetta alle mete dei nomadi digitali c'è anche la vecchia Europa. Meta preferita? Budapest: la capitale ungherese, infatti, coniuga un costo della vita ragionevole e stupende bellezze storiche a una vocazione ad investire nelle nuove tecnologie.
Praga, Repubblica Ceca
Per Praga valgono le stesse considerazioni esposte per Budapest. Del resto, chi non vorrebbe lavorare con un computer sulle ginocchia ammirando il Ponte Carlo?
Bangkok, Tailandia
La capitale tailandese offre infrastrutture sufficientemente moderne e garantisce una discreta qualità di vita senza avere i costi di altre metropoli asiatiche come Hong Kong o Singapore. E, soprattutto, ha un'ottima rete 4G, strumento indispensabile per chi lavora online.
Gran Canaria, Spagna
La principale isola dell'arcipelago spagnolo è un piccolo paradiso. Las Palmas, che ne è il capoluogo, è un luogo splendido. Si può lavorare in totale rilassatezza, sposando il ritmo di vita dei locali e allo stesso tempo godendo dei vantaggi di essere in un Paese europeo avanzato.
Obninsk, Russia
E' poco nota, ma la cittadina nel cuore della Russia europea è molto popolare tra i nomadi digitali. Un po' perche tra i componenti del gruppo ci sono molti russi, un po' perche offre i vantaggi delle città del Europa orientale ed è molto vicina a Mosca, che dista poco più di cento chilometri.
Chiang Mai, Tailandia
Volete i pregi di Bangkok, ma preferite un ambiente urbano meno caotico? Ecco a voi Chiang Mai, un'autentica gemma incastonata fra le lussureggianti catene montuose del Nord del Paese. Spazi condivisi e connessione ad alta velocità inclusi.
Novi Sad, Serbia
Un'altra cittadina dell'Est europeo. Risorta dopo le durezze della guerra, ha una posizione invidiabile per qualsiasi nomade digitale, anche se paga un po' di isolamento culturale.
Jeju, Corea del Sud
In generale, la Corea del Sud è uno dei Paesi che combinano le migliori caratteristiche per un nomade digitale. Spazi condivisi a disposizione, connessioni internet ultraveloci a basso costo, una vocazione nazionale al progresso e alle industrie innovative. Jeju è l'isola più grande della Corea e i suoi paesaggi incontaminati offrono il contesto ideale per concentrarsi e rilassarsi. Le alternative, per chi ama la vita cittadina, possono essere Daegu o la città portuale di Busan.
Windsor, Canada
Windsor, al confine con gli Stati Uniti, è l'unica cittadina occidentale nella top ten di Nomad List. I nomadi digitali la prediligono per via della sua posizione, che ne rende il clima invidiabile (è la più meridionale del Paese), per i servizi, eccellenti come in tutto il Canada e per una comunità di esperti informatici altamente specializzata.
Ubud, Indonesia
Ubud è più famosa come località turistica che come centro d'affari e l'essere il cuore della splendida Bali ha sicuramente contribuito ad attirare i nomadi digitali più giovani. Allo stesso tempo, però, ospita uno dei primi spazi condivisi per telelavoratori al mondo, il celebre Hubud.
Padova, Italia
Per chi preferisce il Bel Paese, l'opzione migliore è Padova. In generale le piccole città di provincia settentrionali sembrano avere molto da offrire al nomade digitale: un ambiente tranquillo ma non spento, un contesto culturale affascinante senza il caos delle metropoli.
Bologna, Italia
Un'altra possibilità in Italia è il capoluogo emiliano. Una città moderna, ma ricca di storia, che ha da tempo puntato sul telelavoro e che, quindi, offre facile accesso alla rete e spazi adeguati da condividere, anche grazie alla sua tradizione universitaria.