Green Economy, tre mestieri su cui puntare
Giuseppe Ungari/Ansa
Economia

Green Economy, tre mestieri su cui puntare

Energy manager, ingegneri termotecnici, green facilty specialist. Ecco alcune figure molto ricercate con lo sviluppo dell'economia verde

Spesso sono giovani con meno di 40anni e di solito guadagnano benino, ovvero più di 30mila euro lordi ogni 12 mesi. Sono alcune figure professionali emergenti che si stanno ritagliando uno spazio significativo in Italia grazie allo sviluppo della green economy, l'economia “verde” basata sulla salvaguardia dell'ambiente e sulla riduzione dei consumi di energia.

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E' proprio il risparmio energetico uno dei temi a cui è legata oggi la creazione di molti nuovi posti di lavoro. “Fino al 2012”, spiega infatti Matteo Columbo, senior manager di Technical Hunters, società specializzata nella selezione di personale manageriale, “le figure professionali maggiormente ricercate erano i progettisti e sales (cioè venditori ndr) di impianti energetici da fonti rinnovabili”. Ora che sono venuti meno i generosi incentivi statali alle energie alternative, secondo Columbo ci sono invece molte più opportunità per i professionisti capaci di ridurre i consumi energetici degli edifici e degli impianti industriali.

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Tra i profili più ricercati, per esempio, c'è indubbiamente l'energy manager, un professionista che ha il compito è analizzare e ottimizzare il bilancio energetico delle aziende. Su tale figura, la cui retribuzione annua lorda è compresa di solito tra 30mila e 60mila euro, stanno puntando molto le Esco (energy service companies), società di progettazione che offrono soluzioni e servizi “chiavi in mano” volti a ridurre i consumi elettrici e di combustibile nelle imprese e nei processi produttivi. Di solito, le ricerche per reclutare un energy manger sono orientate a giovani di età compresa tra 27 e 40 anni, in prevalenza ingegneri energetici o elettrici, con buone basi di economia. “A ben guardare, però, non ci sono percorsi universitari obbligati per svolgere questa professione”, aggiunge ancora Columbo, il quale sottolinea che, per intraprendere tale carriera, esistono anche una serie di programmi di formazione post-laurea, organizzati dalle regioni o da enti privati.

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Negli ultimi anni, le attività dell'energy manager si stanno incrociando sempre più con quelle del facilty management, ovvero la gestione di tutte le attività che non riguardano il business principale di un'azienda (per esempio le utenze, il riscaldamento, il servizio mensa, il patrimonio immobiliare o gli impianti di telecomunicazione). Anche queste attività, che vengono sempre più spesso affidate all'esterno dalle imprese, oggi si sono convertite alle logiche dell'economia verde. Per questo è nata la figura del Green Facility Specialist, un professionista che, nel più ampio settore del facility management, è dotato di forti competenze per ridurre i costi energetici degli edifici aziendali. L'avvento della green economy sta inoltre facendo crescere sul mercato la domanda di ingegneri termotecnici, soprattutto per la progettazione o installazione di dispositivi e di impianti di climatizzazione capaci di ridurre al massimo i consumi di energia.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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