Esodati quarta tranche: chi ha tutelato il governo Letta
Economia

Esodati quarta tranche: chi ha tutelato il governo Letta

L'esecutivo ha stanziato 700 milioni per 6.500 licenziati individuali, rimasti senza stipendio e senza pensione. Ma per la Cgil si tratta di briciole

Uno stanziamento di 700 milioni per 6.500 lavoratori licenziati. E' il provvedimento deciso ieri dal Consiglio dei Ministri che aggiunge così una quarta tranche di salvaguardie a favore degli esodati , cioè quei lavoratori rimasti disoccupati negli anni scorsi e che hanno perso anche il diritto alla pensione, dopo la riforma previdenziale dell'ex-ministro del welfare, Elsa Fornero (che ha spostato in avanti la data del pensionamento).

GLI ESODATI E IL GOVERNO LETTA

Dopo le tutele assegnate a oltre 130mila persone che avevano siglato un accordo per mettersi in mobilità negli anni scorsi, l'attuale esecutivo ha voluto salvaguardare una particolare categoria di esodati che, secondo il premier Letta, è la più disagiata in assoluto. Si tratta di persone che hanno subito un licenziamento individuale tra il primo gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011. Molti di loro, due anni fa, si aspettavano di andare in pensione in tempi brevi ma la riforma Fornero, alzando di colpo i requisiti anagrafici per il ritiro dal lavoro, li ha improvvisamente beffati.

STORIE DI ESODATI 

Ora, con l'arrivo della quarta tranche di tutele decisa dal governo Letta, anche questi lavoratori (che, a differenza degli altri esodati non hanno firmato accordi collettivi con l'impresa) potranno mettersi a riposo con le vecchie regole precedenti la riforma Fornero, purché i requisiti per il pensionamento maturino entro il 31 dicembre del 2014. Secondo la Cgil, si tratta però di briciole, poiché l'intera platea di esodati che attendono ancora una risposta sul proprio futuro annovera tra le proprie almeno 200mila persone.

GLI ESODATI ANTE-2010 CHE ASPETTANO I SOLDI

Va ricordato, poi, che ci sono vaste aree di malcontento anche tra i 130mila lavoratori già tutelati dal governo Monti con diversi decreti. E' il caso, per esempio, degli esodati ante-2010, cioè chi ha firmato degli accordi per mettersi in mobilità più di tre anni or sono. Circa 5mila di loro sono già senza reddito e aspettano lo sblocco di un decreto da circa 40 milioni di euro per l'erogazione di sussidi temporanei. Questa norma, però, è ancora bloccata nelle stanze ministeriali.

LA RIFORMA DELLE PENSIONI DI ELSA FORNERO

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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