Lavoro, come diventare un alchimista moderno
Economia

Lavoro, come diventare un alchimista moderno

Forse non si direbbe ma l’agricoltura offre molte più possibilità di quanto ci si possa immaginare; non lo dico tanto per dire ma perché sempre più di frequente scopro infinite declinazioni di alcune professioni che permettono di dare spazio alla …Leggi tutto

Forse non si direbbe ma l’agricoltura offre molte più possibilità di quanto ci si possa immaginare; non lo dico tanto per dire ma perché sempre più di frequente scopro infinite declinazioni di alcune professioni che permettono di dare spazio alla creatività in modo innovativo anche in un settore che solitamente viene ritenuto tradizionale.

È il caso di una realtà che si trova a pochi chilometri da Reggio Emilia, un progetto di Saverio e Valentina Denti, due giovani fratelli che hanno fondato l’Azienda Agricola Mistico Speziale riscoprendo alcuni prodotti che hanno segnato in modo indelebile il passato caratterizzando addirittura un’epoca come la produzione dell’assenzio e degli elisir.

(Credits: Mistico Speziale)

Già il nome ha tutto un suo fascino e parlando con Saverio, laureato in tecniche erboristiche, si scopre subito il motivo della scelta di intraprendere un percorso come il suo mixando elementi tradizionali ad altri più innovativi:

Come nasce l’idea di avviare questa attività?

La mia idea nasce dalla volontà di coniugare le conoscenze acquisite durante il mio percorso di studi con l’agricoltura. Mi sono laureato in Tecniche Erboristiche e ho deciso di iniziare a coltivare erbe officinali sul terreno di famiglia che da anni era stato dato in affitto. Ho allestito un laboratorio all’interno della mia azienda agricola per iniziare la produzione di assenzio, elisir e rosoli a partire dalle erbe da me coltivate. L’alchimia sta nel saper sapientemente dosare le varie erbe e spezie al fine di ottenere un prodotto finito di qualità.

Come si svolge la tua professione?

Cerco di coniugare le conoscenze erboristiche all’agricoltura e alla produzione di liquori. Il mio lavoro inizia dalla coltivazione delle varie piante officinali che poi verranno utilizzate per produrre i nostri liquori. A primavera seminiamo sotto serrale varie erbe che poi verranno trapiantate in campo; una volte raggiunto il corretto tempo balsamico si passa alla raccolta delle erbe che in parte viene lavorata allo stato fresco, in parte essiccate nell’essiccatoio della nostra azienda. Le piante vengono quindi messe a macerare in alcol o distillate, come nel caso dell’assenzio, all’interno del nostro laboratorio. Si procede quindi all’imbottigliamento e all’etichettatura, per finire con la fase di commercializzazione che avviene attraverso la vendita diretta sia off che online sul nostro sito. Dal seme al prodotto finito, l’intero ciclo produttivo è eseguito in azienda.

Come ci si forma? Esiste in Italia un percorso di studi consigliato?

In Italia non esiste un vero e proprio settore specializzato in tale professione, anche perché questa altro non è che una rilettura dell’agricoltura tradizionale, che coniuga la coltivazione di piante officinali alla produzione ed alla riscoperta di antiche preparazioni quali assenzio, rosoli ed elisir. Nel mio caso non esiste un percorso di formazione specifico in quanto tale professione nasce da una nuova idea di agricoltura. Ho coniugato la mia formazione agronomica, acquisita all’Istituto Agrario, con gli studi universitari in Tecniche Erboristiche. Il tutto accompagnato agli insegnamenti della mia famiglia, da sempre impegnata ed attenta nel campo della coltivazione biosostenibile. L’unione di tutti questi aspetti mi ha conferito le competenze necessarie per intraprendere questa esperienza.

Misticospeziale-2.png

(Credits: Mistico Speziale)

Quali prospettive hai per la tua azienda agricola?

La nostra è un’azienda giovane che in un contesto non facile sta crescendo grazie alla forza delle sue idee ed alla qualità dei suoi prodotti. Con la nostra nuova piattaforma di vendita online www.misticospeziale.com ci stiamo aprendo ad una clientela su scala nazionale che definirei eterogenea: si spazia dal semplice curioso che si avvicina per la  prima volta a questo tipo di prodotto all’estimatore appassionato dei sapori e dell’atmosfera della Belle époque.

Una curiosità, ci racconti la procedura per produrre l’assenzio?

Un Absinthe (Assenzio), per essere definito tale, deve essere distillato ed avere come ingredienti almeno Artemisia absinthium, anice verde e finocchio, che sono la base di ogni ricetta, a cui si aggiungono altre erbe e spezie. Purtroppo in commercio si trovano molti prodotti spacciati per assenzio ma che non hanno niente a che vedere con l’assenzio autentico ottocentesco, prodotti semplicemente per aggiunta di oli essenziali o per semplice macerazione. Il nostro assenzio è prodotto invece come all’epoca, rispettando scrupolosamente tutte le fasi di produzione. Si parte con una macerazione di diverse ore in alcol a 85° di tutte le erbe, a cui segue la distillazione, dalla quale si ottiene un prodotto incolore a 81% vol. circa. Successivamente il distillato viene colorato per infusione di varie erbe (come ad esempio l’artemisia pontica, la melissa e l’issopo) che rilasciano naturalmente il colore verde tipico di questo distillato e arricchiscono l’aroma di sfumature erbacee. Infine la gradazione alcolica viene portata a 68% vol., la gradazione più diffusa nell’ottocento. Il nostro assenzio viene poi lasciato riposare diversi mesi in botti di frassino, per consentire una perfetta ossigenazione del prodotto prima dell’imbottigliamento.

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Luca Orioli

Mi chiamo Luca, classe '83, esperto di comunicazione, giornalista free lance e 'startupper' da una vita con una decina di progetti chiusi nel cassetto che stanno lentamente prendendo forma. Appassionato di fotografia e serie tv, ho una formazione umanistica e l’estremo bisogno di vedere cose nuove.
Qualche anno fa, terminata l’Università [degli Studi di Milano, laurea in Scienze dei Beni Culturali], mi sono ritrovato un po’ spaesato nell’affacciarmi sul mondo del lavoro. Leggevo annunci dove ricercavano account, responsabili risorse umane, project manager o community manager, etichette che sembravano nascondere un mondo, ma per me completamente prive di significato. Dopo diverse esperienze ho intrapreso la strada che sto percorrendo oggi, ma da quel momento è rimasta l'esigenza di tradurre in parole comprensibili il mondo delle professioni. Così nasce il mio blog, Lavoro in Corso.

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