Lavoro, come diventare esperto assaggiatore di frutta
Economia

Lavoro, come diventare esperto assaggiatore di frutta

Il melone, si sa, o lo compri buono o non sa di nulla; sembra uno spot pubblicitario decisamente fuori stagione, ma la scelta alla bancarella del mercato risulta fondamentale per qualsiasi tipologia di frutto. Il melone in particolare mi ha …Leggi tutto

(Credits: ONAFrut)

Il melone, si sa, o lo compri buono o non sa di nulla; sembra uno spot pubblicitario decisamente fuori stagione, ma la scelta alla bancarella del mercato risulta fondamentale per qualsiasi tipologia di frutto. Il melone in particolare mi ha sempre incuriosito in modo particolare; le tecniche per capire se il prodotto sia buono o meno sembrano – almeno a me profano – davvero tante e tutte più o meno valide: c’è chi lo scuote, chi lo palpeggia, chi lo osserva e chi lo annusa.

Fin da quando ero piccolo mia madre ha provato in tutti i modi ad indottrinarmi sui trucchi del mestiere, non che lei sia così esperta, intendiamoci, ma non c’è mai stato verso. Esistono però delle professioni specializzate nell’analizzare, attraverso gli organi di senso, la qualità della frutta, stiamo parlando degli assaggiatori di frutta.

Attraverso un’analisi sensoriale della frutta è possibile elaborare informazioni precise per descrivere e misurare le caratteristiche organolettiche di un prodotto. Un’attività complessa che richiede esperienza e formazione, considerando le numerose tipologie di frutta e le variabili delle caratteristiche qualitative – prodotto naturale, soggetto a ciclo di maturazione, con caratteristiche qualitative subordinate all’annata produttiva, all’areale di produzione, ecc. -.

Una delle realtà che operano in questo settore è l’O.N.A.Frut, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Frutta, nata nel 2002 che ha l’obiettivo di valorizzare la funzione degli assaggiatori di frutta, favorendone la formazione, la conoscenza e diffondendone l’impiego.

Un’analisi sensoriale ben fatta fornisce indicazioni tecniche che possono contribuire alla descrizione e caratterizzazione delle produzioni ortofrutticole nazionali. Tali indicazioni risultano necessarie sia per la promozione e la valorizzazione delle produzioni frutticole di qualità, sia per il consumatore che pretende sempre più di essere informato sui prodotti di cui fruisce, favorendo lo sviluppo di una vera e propria “cultura del consumo di frutta”.

Tra queste indicazioni:
- indicazioni sulla produzione
- le differenti fasi della filiera ortofrutticola
- caratteristiche qualitative del prodotto
I corsi hanno lo scopo di far acquisire conoscenze specifiche per affinare sempre più la tecnica di analisi sensoriale.

Per capire meglio alcuni aspetti di questa professione ho parlato con Cesare Gallesio, tecnico presso la Coldiretti di Cuneo e segretario organizzativo ONAFrut:
- esiste un percorso formativo consigliato?
Tutte le Facoltà di Agraria delle università italiane formano i loro studenti all’utilizzo dell’analisi sensoriale. Si tratta poi di specializzarsi con gli appositi corsi ed i continui aggiornamenti, ad esempio Onafrut si occupa di organizzare corsi per diventare esperti in questo settore.
- che tipo di clientela può avere una professione di questo tipo?
Scuola, Università, GDO, riviste specialistiche, centri di ricerca. Oltre a ciò, ONAFrut è entrata a far parte del G.I.A. (Gruppo Italiano Assaggiatori) e questo ha aperto ulteriori possibilità di visibilità e quindi di sviluppo.
- Come è diffusa sul mercato la professione dell’assaggiatore della frutta?
Al momento in Italia non esiste un settore specializzato e le possibilità di lavoro sono saltuarie e riguardano principalmente:
- svolgere corsi o serate a tema di degustazione
- collaborare in corsualità specifiche
- collaborare nella realizzazione di profili sensoriali con le Università ed i Centri di ricerca pubblici o privati
- collaborare con le riviste specialistiche di settore

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Luca Orioli

Mi chiamo Luca, classe '83, esperto di comunicazione, giornalista free lance e 'startupper' da una vita con una decina di progetti chiusi nel cassetto che stanno lentamente prendendo forma. Appassionato di fotografia e serie tv, ho una formazione umanistica e l’estremo bisogno di vedere cose nuove.
Qualche anno fa, terminata l’Università [degli Studi di Milano, laurea in Scienze dei Beni Culturali], mi sono ritrovato un po’ spaesato nell’affacciarmi sul mondo del lavoro. Leggevo annunci dove ricercavano account, responsabili risorse umane, project manager o community manager, etichette che sembravano nascondere un mondo, ma per me completamente prive di significato. Dopo diverse esperienze ho intrapreso la strada che sto percorrendo oggi, ma da quel momento è rimasta l'esigenza di tradurre in parole comprensibili il mondo delle professioni. Così nasce il mio blog, Lavoro in Corso.

Vuole essere un Virgilio nella giungla dell'impiego, una traccia per esplorare il panorama del lavoro tra professioni emergenti, opportunità sommerse, esperienze vissute e capire in cosa consiste un determinato profilo, come intraprenderlo, quale percorso fare e le competenze necessarie per arrivarci.

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