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Economia

Istat: cresce la fiducia dei consumatori e delle imprese

A settembre i migliori indici da due anni. Il Codacons: "Il governo faccia buon uso di questo 'tesoretto'"

Ancora qualche buona notizia per l'economia italiana: secondo l'Istat, gli indici di fiducia di consumatori e imprese, in settembre hanno raggiunto i livelli massimi da due anni.

L'Istat spiega che l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator) sale passando a 106,2 da 103,9 di agosto, mentre l'indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta a 112,7 da 109,3 di agosto.

I consumatori
Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori aumentano, con un incremento più consistente per quella economica (a 143,2 da 133,1) ma anche per quella personale (a 103,6 da 101,4), quella corrente (a 108,0 da 104,0) e quella futura (a 122,0 da 117,7).

Migliorano le stime sia dei giudizi sia delle attese dei consumatori sull'attuale situazione economica del Paese (a -47 da -61 e a 14 da 6, i rispettivi saldi).
Gli intervistati vedono un rallentamento della crescita dei prezzi sia nei 12 mesi passati sia nei prossimi 12 mesi (a -19 da -14 e a -18 da -14 i saldi). Diminuiscono significativamente le attese di disoccupazione (a 7 da 25).

Le imprese
Riguardo le imprese, crescono tutti i climi di fiducia: quello del settore manifatturiero (a 104,2 da 102,7), quello delle costruzioni (a 123,3 da 119,5), quello dei servizi di mercato (a 112,2 da 110,0) e quello del commercio al dettaglio (a 108,8 da 107,8).

Nelle imprese manifatturiere migliorano sia i giudizi sugli ordini (a -11 da -15 il saldo) sia le attese sulla produzione (a 12 da 11), mentre i giudizi sulle scorte rimangono stabili (a 3).
Nelle costruzioni migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia le attese sull'occupazione (a -30 da -32 e a -7 da -10, i rispettivi saldi).
Nelle imprese dei servizi migliorano i giudizi e le attese sugli ordini (a 9 da 4 e a 10 da 6, rispettivamente) ma non le attese sull'andamento generale dell'economia (a 16 da 19).

Nel commercio al dettaglio migliorano i giudizi sulle vendite correnti (a 16 da 14), mentre peggiorano le attese sulle vendite future (a 28 da 29) e in diminuzione sono giudicate le giacenze di magazzino (a 10 da 12).

Tesoretto da difendere
La fiducia a livelli da record rilevata dall'Istat, secondo il Codacons, è "un 'tesoretto', di cui il Governo deve fare buon uso, evitando di sperperare propensioni positive e aspettative di famiglie e aziende".
I numeri "positivi" di oggi sono "importantissimi", spiega il presidente Carlo Riezi, "perché hanno ripercussioni dirette sulla propensione all'acquisto da parte dei cittadini.

Una maggior fiducia dei consumatori sul futuro a breve termine porta infatti le famiglie a non rimandare più le spese in attesa di periodi migliori".

I dati dell'Istat "ci dicono che il Paese ha ricominciato a credere in se stesso e, come governo, siamo intenzionati a continuare a creare le condizioni perche' le imprese assumano di più, perché diminuisca la disoccupazione e vi siano opportunità". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio.

(Ansa, Radiocor)

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Redazione Economia