Il tfr delle Regioni è più pesante, ma nessuno spiega perché
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Economia

Il tfr delle Regioni è più pesante, ma nessuno spiega perché

I dipendenti hanno un trattamento preferenziale rispetto agli altri lavoratori (tranne in Lombardia). È giusto così? L'inps non si espone

Le liquidazioni pagate ai dipendenti al momento della pensione potrebbero rivelarsi un serio problema non solo per il Lazio, come già raccontato da Panorama (n.46), ma anche per gran parte delle regioni italiane. Sul piano economico lo sono sempre state, visto che da trent’anni, nel silenzio generale, costano ai loro bilanci decine di milioni di euro più del dovuto. Ma ora che questo sta venendo a galla, si pone un quesito assai delicato, cui deve rispondere anzitutto l’Inps di Tito Boeri: è ammissibile che il tfs (equivalente pubblico del tfr dei lavoratori del privato) di decine di migliaia di dipendenti regionali sia incrementato a spese di tutti gli italiani?

   Tutto è nato quando l’ufficio del personale dell’Arsial, piccola agenzia regionale del Lazio, cercando di capire da dove venisse la maggiorazione del Tfs pagata ai suoi lavoratori, ha fatto una scoperta sconcertante: dal lontano 1979 tutti i dipendenti della Regione godono di liquidazioni privilegiate, già abrogate nel 2002 e subito resuscitate con un semplice regolamento. Nel luglio 2015 la Giunta di Nicola Zingaretti le ha ridotte, ma solo parzialmente.

   Così, per mettersi al riparo da contestazioni, l’Arsial ha chiesto lumi all’Inps e dopo quasi due mesi aspetta ancora risposta. Nel frattempo è bastato a Panorama fare qualche controllo per appurare che tutte le regioni italiane a statuto ordinario, con l’eccezione della Lombardia, pescano dai bilanci per maggiorare i tfs dei dipendenti in contrasto con la legge nazionale. In altre parole, solo una parte di queste liquidazioni è pagata dagli enti previdenziali. Il resto lo mette la Regione di tasca propria, ossia pescando dalle tasche dei contribuenti. Per farsi un’idea delle cifre in ballo basti pensare che lo scostamento medio rilevato dall’Arsial oscilla fra i 10 e i 30 mila euro e che ogni anno vanno in pensione in Italia migliaia di dipendenti regionali. Non per niente pare che il Veneto stia cercando di metterci una toppa con un disegno di legge che elimina le liquidazioni super. Sempre che la resistenza dei dipendenti regionali non l’abbia vinta anche stavolta.

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Stefano Caviglia