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Economia

Il Pil italiano rallenta: + 0,2% nel terzo trimestre

Leggera flessione della domanda estera. Tiene quella interna. Su base annua l'aumento è invece dello 0,9. Eurozona a +0,3

Nel terzo trimestre del 2015 il Prodotto interno lordo italiano è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% su base annua.

Lo rileva l'Istat nelle stima preliminare (dati corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati). La crescita congiunturale tuttavia rallenta dopo il +0,3% del secondo e il +0,4% del primo e risulta sotto le attese degli analisti e dell'Istat che indicavano un +0,3%.

Il rialzo tendenziale è invece il più alto dal secondo trimestre del 2011, ovvero da più di quattro anni. Risultato dunque positivo nel medio termine, sebbene nel breve (dato trimestrale) pesi, come spiega l'Isituto di statistica, la flessione della domanda proveniente dall'estero. "Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e uno negativo della componente estera netta" si legge nel comunicato.

In linea con le attese, invece, i dati sull'economia francese e tedesca, che segnano entrambe un +0,3% nel trimestre. Sull'anno +1,7% per la Germania e +1,2% per la Francia.

L'Eurozona allo 0,3%
Nel terzo trimestre il Pil dell'Eurozona è invece cresciuto dello 0,3% rispetto al secondo trimestre, e dello 0,4% nell'Ue. Lo rilevano i dati preliminari di Eurostat diffusi oggi, dove si evidenzia come il Pil dell'Europa a ventotto nel terzo trimestre ha avuto una crescita analoga a quella del prodotto interno lordo degli Stati Uniti.

Traina la ripresa dell'Ue la crescita dei Paesi dell'est: nel terzo trimestre dell'anno aumenta sensibilmente il Pil di Romania (+1,4%), e più della media anche i Pil di Polonia (+0,9%) e Bulgaria (+0,7%). La ripresa dell'Eurozona è invece guidata da Slovacchia (+0,9%) e Spagna (+0,8%). Sotto la media l'Italia, il cui prodotto interno lordo registra un +0,2%, appena sotto Francia e Germania (+0,3% entrambe). Si contraggono le economia di Finlandia (-0,6%), Grecia (-0,5%) ed Estonia (-0,5%).

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Redazione Economia