Il Pil mondiale ricomincia a crescere
Economia

Il Pil mondiale ricomincia a crescere

Ma il rischio che questo miglioramento venga presto annullato da un improvviso rallentamento dei Brics è altissimo

Da sempre gli analisti di The Economist tengono sotto controllo l'andamento del Pil mondiale. E naturalmente hanno annunciato con grande soddisfazione l'accellerazione registrata durante il primo trimestre del 2012. Periodo in cui l'economia globale è cresciuta del 2,9%, un decimo di punto percentuale in più rispetto ai tre mesi precedenti. Come mostra il nostro grafico della settimana, si tratta del primo miglioramento registrato da metà 2009 ad oggi.

L'andamento descritto da The Economist è stato stimato sulla base dei dati relativi a 52 nazioni. Suddivise in tre categorie: paesi ricchi, Brics e altri emergenti. Una scelta che permette di visualizzare in maniera facile e immediata quali economie hanno sofferto di più da quando, nel 2008, è scoppiata la prima grande crisi finanziaria del terzo millennio.

Tra il 2008 e il 2009 le economie dei paesi ricchi, che già non crescevano, in media, più dell'1%, hanno sfiorato il -2%. Si sono riprese nei dodici mesi successivi, ma da quel momento in poi hanno ricominciato ad arrancare. Lo stesso vale per gli "altri emergenti". Anche se con tassi diversi: crescevano di più dei paesi ricchi quindi l'impatto della recessione è stato relativamente ridotto. Hanno recuperato il loro trend di crescita pre-crisi tra fine 2009 e inizio 2010 per poi ricominciare a rallentare.

I più fortunati sono stati i Brics. Che hanno scampato la depressione solo grazie ai tassi di crescita sensazionali mantenuti fino all'inizio del 2008. E per loro anche il rallentamento da metà 2010 in poi è stato relativamente ridotto.

Eppure, sono proprio i Brics le nazioni che potrebbero oggi interrompere questo nuovo ciclo positivo. I paesi ricchi crescono poco perché strozzati dalle misure di austerità approvate un po' da tutti i governi. Gli "altri emergenti" senza le esportazioni verso Occidente possono già sentirsi soddisfatti della loro attuale performance. I Brics, invece, paiono tutti aver iniziato soltanto oggi a soffrire per gli effetti della crisi economica internazionale. Brasile , Cina , Russia e India si sono ritrovate all'improvviso con più problemi di quanti siano effettivamente in grado di gestire. E visto che più della metà della crescita mondiale dipende dal loro contributo, il rischio di un nuovo, e fortissimo, rallentamento, e più alto che mai.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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