Il Italia: crollano consumi e fiducia
Economia

Il Italia: crollano consumi e fiducia

Se fino a qualche tempo fa la fiducia sosteneva le vendite, oggi il pessimismo dei consumatori amplifica l'andamento negativo dei mercati

L'andamento del Pil italiano dal 2006 ad oggi rispecchia, in parte, quello dei consumi. Lo dimostrano due grafici pubblicati da Business Insider. Che ha a sua volta riportato le elaborazioni realizzate da Scott Barber per Reuters.

Relativamente al prodotto interno lordo, dopo due anni di crescita "accettabile" al 2%, l'Italia ha rallentato tra fine 2007 e inizio 2008, arrivando a un livello di crescita zero. Per poi precipitare in una profonda recessione nei mesi più bui della crisi finanziaria internazionale. Il forte andamento negativo, che ha raggiunto il punto più basso all'inizio del 2009, ha iniziato a cambiare direzione nel corso dello stesso anno, per poi mantenere, nei sedici mesi successivi, un tasso di sviluppo compreso tra lo zero e il 2%. Verso la fine del 2011, invece, la situazione è peggiorata di nuovo. E la crescita ha ricominciato ad essere negativa.

Per quel che riguarda i consumi, se l'andamento generale segue le oscillazioni registrate dal Pil, il grafico di Business Insider mette in evidenza la differenza tra i cambiamenti delle percentuali di vendita al dettaglio rispetto agli anni precedenti e dell'indice che misura la fiducia dei consumatori rispetto all'andamento dell'economia. Spiegando che, da quando è scoppiata la crisi, i consumatori italiani sono diventati molto più sensibili alle previsioni di politica economica. Ed é per questo che a fine 2007 l'indice di fiducia dei consumatori è crollato ancora molto prima che si consolidassero gli elementi che avrebbero trascinato, qualche mese dopo, il paese verso la recessione. O che a inizio 2009 il suo andamento è decisamente migliorato nonostante i dati relativi a Pil e consumi fossero fortemente negativi.

Nel 2011, però, qualcosa è cambiato. Complice la preoccupazione per una situazione che non accenna a migliorare in maniera significativa e a una stabilità che pare sempre più difficile da ritrovare, l'indice di fiducia dei consumatori ha finito (purtroppo) con l'amplificare la negatività dell'andamento di crescita e consumi.

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