Grecia
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Economia

Grecia: lo spettro del fallimento

L'uscita del FMI dal tavolo negoziale è un monito ad Atene a fare sul serio. Tsipras rassicura: "Siamo vicini a un accordo". Ma non tutti ci credono

Il giorno dopo la clamorosa uscita del Fmi dal tavolo negoziale con la Grecia, la trattativa non si interrompe ma si fa più accesa. Berlino e Bruxelles non considerano la mossa del Fmi un abbandono del negoziato, ma semmai un monito ad Atene a fare più sul serio e a smetterla di giocare d'azzardo sulle riforme. La conferma viene da Bruxelles, dove fonti Ue fanno sapere di aspettarsi per stasera nuove e concrete proposte da parte della Grecia. Ma proprio mentre le pressioni sul governo Tsipras si fanno sempre più forti, viene fatta trapelare la indiscrezione secondo cui per la prima volta gli sherpa dell'Eurogruppo discutono della possibilità di un default della Grecia e di un possibile piano B, alla luce dell'uscita del Fmi dal tavolo negoziale.

L'Euro Working Group, l'organismo tecnico dell'Eurogruppo, ha prefigurato tre possibili scenari, il meno probabile del quale è quello che prevede un'intesa in grado di consentire ad Atene di rimborsare pienamente i suoi creditori a fine giugno. Il secondo possibile scenario prevede un'estensione dell'attuale piano di salvataggio, che scade a giugno e il terzo scenario è quello, appunto, che prevede per la la prima volta un possibile default della Grecia. Fonti dell'eurogruppo fanno comunque sapere che quello di un default della Grecia e' uno scenario che  viene "citato come uno degli scenari  che possono verificarsi quando tutto va male", ma "non e' lo scenario a cui stiamo lavorando ora".

La Merkel si prepara al default

Il numero uno dell'Eurogruppo, l'olandese, Jeroen Dijsselbloem, considera "inimmaginabile" un accordo sulla Grecia senza il Fmi e subito dopo spiega che "l'intesa deve essere appropriata e, se sarà così, anche il Fmi vi parteciperà". Il negoziato, chiarisce, Dijsselbloem, resterà in fase di stallo finchè non arriveranno "serie proposte" da parte di Atene. Sulla stessa linea il presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker, secondo il quale ora "la palla è nel campo greco". Tocca ad Atene fare proposte credibili e poi si "ripartirà a livello tecnico", mentre "la politica arriverà dopo". Berlino precisa che, nonostante la mossa del Fmi, "la posizione della Germania non è cambiata". E che l'ultima spiaggia per Atene è la riunione dell'Eurogruppo del 18 giugno. "Non ci sono altri incontri in programma" spiega. Ma sempre da Berlino la Bild pubblica la notizia secondo cui la cancelliera Angela Merkel si sta preparando alla Grexit. Secondo la Bild, la Merkel si è convinta che "il default della Grecia è probabilmente inevitabile". E ora Berlino "in modo riservato" si prepara a questa eventualità. Tuttavia è la stessa Merkel a smontare la Bild, chiarendo che l'importante, in questa fase, è che tra Atene e i suoi creditori continui il dialogo.

Atene: l'accordo è vicino

"Siamo più vicini che mai a un accordo". Lo ha detto un funzionario del governo greco, che ha spiegato che la Grecia è pronta a presentare nuovo proposte ai creditori internazionali. Il funzionario ha spiegato che una delegazione di Atene incontrerà nuovamente esponenti delle istituzioni creditrici domani mattina. L'ennesimo capitolo di una saga infinita.

I protagonisti della crisi greca

Bandiera-Grecia-Ue
Dan Kitwood/Getty Images
La bandiera Greca sventola dietro quella dell'Unione Europea a Kos in Grecia - 3 giugno 2015

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