Germania, per l'ex Ddr l'economia dell'ovest è ancora lontana
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Economia

Germania, per l'ex Ddr l'economia dell'ovest è ancora lontana

A 25 anni dalla caduta del muro di Berlino i dati su disoccupazione, entrate fiscali e capacità economica penalizzano ancora i Länder che furono comunisti

Il 9 novembre saranno 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino. E dopo un quarto di secolo l'economia dell'ex Germania dell'Est resta ancora significativamente indietro rispetto a quella dell'Ovest, anche se lo scarto continua progressivamente a diminuire.

Il rapporto annuale sul Paese riunificato presentato oggi dal governo della cancelliera Angela Merkel, sottolinea soprattutto questo scarto.

Entrate fiscali
Secondo lo studio la capacità economica e le entrate fiscali dei Länder dell'allora Repubblica democratica (Ddr) sono di un terzo inferiori rispetto a quelle dei Länder dell'ex Repubblica federale (BrD).

Disoccupati
Mentre anche la percentuale dei disoccupati resta più alta a est che a ovest (10,3% contro il 6%), nonostante nel 2013 si sia registrato il più alto numero di occupati a est dalla Riunificazione.

"Il recupero economico sull'occidente del Paese negli ultimi anni è stato piuttosto lento", ha commentato Iris Gleicke, sottosegretaria al ministero dell'Economia responsabile per lo sviluppo dell'est.

Stando ai più pessimisti, il recupero si sarebbe addirittura arrestato: per l'istituto Ifo di Monaco "la distanza è rimasta praticamente costante negli ultimi anni. La possibilità di raggiungere i livelli delle regioni occidentali sembra assai improbabbile".

Tra il 1995 e il 2013 l'economia nell'est è cresciuta del 20%, mentre all'ovest l'aumento è arrivato al 27%.
Per Gleicke non mancano certo i segnali positivi, come l'avvicinamento degli standard di vita e la riduzione dell'indebitamento a est.

Comunque uniti è meglio
Inoltre, un sondaggio condotto tra i cittadini dell'est rivela come circa il 75% degli intervistati valuti positivamente la Riunificazione. All'ovest invece si registrano più voci negative: solo il 48% degli intervistati ha concesso che l'unità tedesca abbia portato maggiori vantaggi che svantaggi. (ANSA).

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Redazione Economia