Family Act: tutto quello che c'è da sapere
(Simona Granati, Corbis, Getty Images)
Economia

Family Act: tutto quello che c'è da sapere

Cosa contiene il pacchetto di misure economico sociali approvate dal Governo a sostegno delle famiglie

Dall'assegno unico universale per i figli minori a carico alle detrazioni per le spese legate all'educazione (anche universitaria) dei ragazzi passando per il riordino dei congedi parentali. E poi ancora: permessi per andare ai colloqui con i professori e giorni di assenza retribuita dal posto di lavoro per assistere ai figli malati; aiuti alle neomamme e 10 giorni di paternità obbligatoria per i neopapà.

Sono queste alcune delle misure contenute nel cosiddetto Family Act, il disegno di legge che ha avuto il via libera del Consiglio dei Ministri e che propone un pacchetto completo di aiuti e sostegno alle famiglie tramite bonus, assegni e detrazioni.

Il disegno di legge fortemente voluto dal Ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti ora inizierà il suo iter legislativo in Parlamento e sono ancora diversi i punti da chiarire – a partire dalla cifra minima dell'assegno universale - e i decreti attuativi che renderanno effettivo il Family Act dopo l'avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Ecco punto per punto il contenuto del pacchetto famiglia.

Assegno universale

Perno centrale nell'impianto del DDL è l'assegno universale a tutte le famiglie con figli minori a carico indipendentemente dalla fascia di reddito. L'assegno è costituito da due parti, la prima è una quota fissa che spetta a tutti le famiglie dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio e prevede una maggiorazione del 20% per ogni bambino successivo al primo.

A questa prima quota se ne aggiunge una seconda che, invece, è condizionata dall'ISEE famigliare e verrà stabilita per scaglioni di reddito. Come accennato il disegno di legge non fa riferimento a cifre e per capire di che entità si parla (c'è chi dice che la quota base dovrebbe essere di circa 240 euro mensili) bisognerà attendere i decreti successivi.

Quello che si sa è che il contribuente può scegliere di godere dell'assegno come quota corrisposta oppure come detrazione fiscale compensativa. Inoltre il limite dei diciotto anni non vale in caso di invalidità del figlio.

L'assegno universale non va a precludere altre forme di sostegno al reddito o aiuti statali cui le famiglie hanno diritto e non concorre alla formazione del reddito imponibile, né ai fini delle prestazioni a sostegno del reddito.

Misure a sostegno della famiglia

All'interno del Family Act, poi, dovrebbero essere previsti anche contributi per le rette degli asilo nido, dei campi estivi, delle scuole d'infanzia, ma anche per le gite scolastiche, per l'acquisto di libri scolastici, iscrizioni a associazioni sportive, musicali e di arte.

L'istruzione, poi, verrebbe sostenuta anche a livello universitario con erogazione di fondi per l'acquisto dei libri e detrazioni fiscali per studenti fuori sede che devono vivere in affitto lontano da casa.

Inoltre si parla di contributi a sostegno delle famiglie con figli affetti da patologie fisiche e mentali di varia origine e natura compresa la diagnosi dei disturbi d'apprendimento.

Congedo parentale

Al congedo maternità il disegno di legge aggiunge il congedo paternità obbligatorio per 10 giorni nel corso nei primi 2 mesi di vita del figlio indipendentemente dal fatto di essere sposati o meno. Allo studio anche misure ad hoc create per le famiglie composte da autonomi e partite Iva con esigenze specifiche e differenti da chi ha un contratto da dipendente.

In tema congedi viene anche introdotto il congedo di 5 ore ad anno scolastico per recarsi ai colloqui con i professori e il congedo straordinario in caso di malattia dei minori.

Sostegno al lavoro

Si parla poi di benefit e gratifiche fiscali per i datori di lavoro che favoriscano lo smart working e che attuino una politica occupazionale che tenga in conto la necessità di coniugare casa e lavoro soprattutto per le dipendenti donne e madri di figli minori. Le spese sostenute dalle famiglie per colf, badanti o babysitter regolarmente assunte potranno essere detratte.

Infine una delle misure più interessanti dell'intero impianto è quella che ha come obiettivo l'istituzione di una contribuzione "aggiuntiva" che consenta alle mamme di non dover scegliere tra carriera e famiglia attraverso, si legge nel testo, "un'indennità integrativa della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall'Inps, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio".

E' prevista che giovani donne madri e imprenditrici una quota di riserva della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese della legge 662 del 23 dicembre 1996, per l'avvio di nuove imprese di start up femminili e un accompagnamento per i primi due anni.

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Barbara Massaro