La lettera della Ue all'Italia: le richieste e l'ira di Barroso
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Economia

La lettera della Ue all'Italia: le richieste e l'ira di Barroso

Chiarimenti sulla Legge di Stabilità. Ma il Presidente Barroso critica la pubblicazione della lettera. E Renzi: "Pubblicheremo le spese della Ue"

L'invio di una lettera della Ue a fronte della presentazione della Legge di Stabilità è fatto comune che rientra nella prassi dei rapporti tra i singoli stati e la Commissione Europea. È in questo contesto dunque che bisogna leggere la missiva inviata all'Italia dal commissario Ue agli affari economici Jyrki
 Katainen - che si firma con il nuovo incarico
 di Vice-Presidente della Commissione - al ministro dell'economia 
Gian Carlo Padoan dove si chiedono chiarimenti sulla manovra nota come Legge di Stabilità per il 2015.

Con un particolare: il presidente della Commissione, José Barroso, non ne ha gradito la pubblicazione. "È stata una decisione unilaterale del governo italiano, la Commissione non era favorevole perchè siamo in una fase di negoziati e consultazioni con diversi governi e sono consultazioni tecniche, che è meglio avere in un ambiente confidenziale. La lettera è stata redatta perchè abbiamo l'obbligo legale di comunicare ai governi quando ci sono dubbi relativi alla conformità con le regole".

Ma Barroso ha poi rincarato la dose: "La maggior parte delle notizie sulla stampa italiana su quanto io o la Commissione abbiamo sostenuto sono false, surreali, non hanno nulla a che vedere con la realtà, e se ce l'hanno è solo per caso. Spesso sono francamente invenzioni. Mi delude vedere come organi di stampa possano dar eco, senza verificare con me o con la commissione: non è esempio di rigore, professionalità e deontologia".

Non si è fatta attendere la risposta del presidente del Consiglio Matteo Renzi: "Sono stupito che Barroso si sia sorpreso per la pubblicazione della lettera che era stata anticipata su un importante quotidiano internazionale, il Financial Times, poi un importante giornale italiano ha avuto lo scoop. È finito il tempo delle lettere segrete. È il momento della trasparenza e della chiarezza".




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Cosa chiede l'Europa

Polemiche a parte, quello che non torna alla Commissione Europea è la strategia di bilancio dell'Italia

 (nonostante le riforme strutturali) che rinvia il raggiungimento degli obiettivi di 
bilancio di medio termine al 2017, violando così le regole del
 Patto di stabilità, in particolare quelle sul debito per il 2015. Entro domani, vuole capirne le motivazioni. E il Governo ha già fatto sapere che entro domani le invierà.

Ecco i passaggi principali della lettera: "Caro Ministro, prima di tutto vorrei ringraziarla per aver
 presentato la bozza del piano di bilancio (Draft budgetary Plan,
 Dbp) per il 2015, che abbiamo ricevuto il 15 ottobre e le tavole
 complementari il 16 ottobre. Sono anche grato per la lettera che
 ha accompagnato il Dbp e che chiaramente indica che la strategia 
di bilancio dell'Italia deve essere considerata nell'ambito
 dell'agenda complessiva per le riforme strutturali....

Rispetto al programma di stabilità del 2014, il Dbp 
dell'Italia rinvia il raggiungimento degli obiettivi di medio
termine (Mto) al 2017 e rallenta la riduzione del rapporto
 debito/pil negli anni a venire. Come risultato, la bozza del
 piano di bilancio prevede di violare i requisiti richiesti
 all'Italia nel braccio preventivo del Patto di stabilità e
 crescita...

Secondo le nostre analisi preliminari - sulla base del 
ricalcolo da parte dei servizi della Commissione usando la
 metodologia comune concordata - l'Italia programma una 
deviazione significativa dalla strada di aggiustamento richiesta 
verso i suoi obiettivi di medio termine nel 2015, basata sul 
cambiamento programmato dell'equilibrio strutturale. Per di piu',
 il cambiamento programmato nell'equilibrio strutturale per il 
2015 farebbe anche venir meno il cambiamento richiesto per
 assicurare l'aderenza alle regole transitorie sul debito, dal 
momento che questo requisito è ancora più stringente della
 strada di aggiustamento richiesta verso gli obiettivi di medio 
termine...


... Le scrivo per consultarla sulle ragioni per cui 
l'Italia programma il non-rispetto del Patto di stabilità nel
 2015. Vorrei anche sapere come l'Italia potrebbe assicurare il 
pieno rispetto dei suoi obblighi di bilancio sotto il Patto di stabilità per il 2015...

... La Commissione intende
 continuare un dialogo costruttivo con l'Italia con l'intenzione
 di arrivare a una valutazione finale. Mi piacerebbe essere messo
 a parte del suo punto di vista appena possibile e
 auspicabilmente entro il 24 ottobre. Questo consentirebbe alla
 Commissione di prendere in considerazione il punto di vista
 dell'Italia nel proseguimento della procedura".


QUI LA LETTERA:

Legge di Stabilità: la lettera della Ue all'Italia


 "La lettera della Commissione europea al governo italiano contiene richieste più che normali e agevoli da soddisfare. La modulazione dei tempi relativi al Patto di stabilità è ampiamente giustificata dall'andamento recessivo dell'economia e dalla conseguente necessità di conciliare il rispetto dei conti con la crescita quale fondamentale fonte di sostenibilità del debito e del disavanzo stesso" ha detto Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato del Nuovo Centrodestra.

"L'Italia sta realizzando uno sforzo eccezionale in termini di riforme strutturali e di riduzione del peso dello Stato nell'economia. Bruxelles, che ha già apprezzato le riforme, avrà tutti gli elementi per comprendere la verosimiglianza e la credibilità di un percorso che solo può consentirci di uscire dalla trappola della recessione e della deflazione".

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Redazione Economia