Economia

Disoccupazione e crisi, sette storie

Dallo stabilimento francese di Goodyear alla Royal Bank of Scotland, dagli ingegneri indiani ai laureati cinesi, dai camerieri portoghesi ai contabili 2.0

Crisi, difficoltà, lavoro che non si trova. Sono questi i problemi che affliggono l’Europa e il mondo in questo momento. Ecco sette storie che aiutano a riflettere sugli effetti di recessione e austerità

Quim Llenas/Cover/Getty Images

Completamente diversa la situazione del Portogallo, dove, a dispetto dei tassi di disoccupazione da record (18%) registrati nell'ultimo periodo, chi lavora nel turismo lamenta di non riuscire a trovare nessuno da assumere. "I portoghesi preferiscono essere impiegati negli alberghi: pochi turni di notte e due giorni di riposo a settimana garantiti", spiegano i proprietari di bar e ristoranti di Algarve, dove invece si lavora dalle sei del pomeriggio alle quattro del mattino, sei giorni alla settimana. A queste condizioni molti preferiscono accontentarsi dei sussidi. Chi ha perso il lavoro riceve un contributo equivalente al 65% del salario precedente (una cifra che oscilla tra i 400 e i 1.050 euro) per i primi sei mesi, e solo il 10% in meno nei mesi successivi.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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