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Economia

Di chi si fidano gli italiani?

Un'indagine di AGCOM.it fotografa il grave clima di sfuducia nei confronti di istituzioni e sindacati. Mentre il Paese crede nell'industria

È stata pubblicata in questi giorni una indagine sociologica di Community Media Research. Il testo è disponibile su AGCOM.it e fotografa la situazione dell'Italia. Un Paese disperato, senza futuro perché senza fiducia nel futuro. Il primo fattore di crescita, in economia, è dato dall’indicatore di fiducia, poiché la fiducia crea aspettative e le aspettative creano investimenti. Vediamo i dati.

Per primi, i dati degli italiani sulla fiducia negli operatori economici.
- Fiducia nelle associazioni di categoria: 16,2%
- Fiducia nei sindacati: 10,7%
- Fiducia nelle banche: 7,5%

Ora, vediamo la fiducia degli italiani nelle istituzioni.
- Fiducia nel governo italiano: 21,8%
- Fiducia nello Stato italiano: 19,4%
- Fiducia nel Parlamento Italiano: 5,6%
Sono dati agghiaccianti perché danno il quadro della fiducia del Paese.

Osserviamo infatti la media della fiducia nel sistema Italia:
- Fiducia media verso gli operatori economici (in cui ci sono banche, grandi imprese, grandi manager, ecc.): 15,5%
- Fiducia media verso le istituzioni: 17,5%
Dati terrificanti, perché sono dati medi.

Ma come è possibile che se la gente ha fiducia nei sindacati al 10% e nelle banche al 7,5% poi la media nazionale tra tutti i parametri salga in alto fino a oltre il 15% sulla voce operatori economici?
La risposta è sorprendente. A scorrere i dati della ricerca, c'è un unico dato anomalo. È un dato di fiducia altissimo, il più alto in assoluto di tutti i parametri, tra tutti gli indicatori, sia delle istituzioni, sia degli attori economici. C'è infatti un’unica cosa in cui ancora, a livello nazionale, gli italiani hanno fiducia: le imprese.

Fiducia nei piccoli e medi imprenditori: 72,4% (media nazionale)

Ecco l’ultimo sostegno che tiene in piedi il nostro malandato Paese e la gente lo sa.
Agghiacciante che non lo sappia la classe politica, che non cambia le regole bancarie per concedere credito alle piccole e medie imprese.
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Valerio Malvezzi