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(Ansa)
Economia

I conti (neri) del Superbonus. Un buco da 135 miliardi

Quanto ci è costato, quanti euro sono stati truffati, perché tutte le previsioni siano state smentite in maniera clamoros

Un disastro, annunciato. La contabilità dei bonus edilizi (superbonus 110% e bonus facciate) è chiara. 135 miliardi di euro di deficit pubblico in quattro anni. Dividendo per quattro (anche se non tutte le annate ovviamente sono state uguali) si tratta di 33miliardi di euro all’anno. È come, anzi di più, di una finanziaria aggiuntiva (l’ultima è stata di 24 miliardi). Ed è un peso per le casse dello Stato che non è finito col 2023, nonostante le nuove regole. Già nel solo mese di gennaio 2024 gli investimenti ammessi a detrazione (dati Enea 31 gennaio) sono cresciuti di 5,7 miliardi di euro rispetto a fine dicembre, nonostante lo stop allo sconto in fattura, alla cessione del credito e al taglio della detrazione al 70%.

Aldilà delle frodi (almeno 15 miliardi bloccati dall’Agenzia delle entrate) i conti dimostrano un impatto disastroso sul bilancio pubblico. Era il 2020 quando è iniziato tutto. Previsioni? 40 miliardi di euro. A metà 2023 la revisione: 85 miliardi di euro. Uno scostamento di 45 miliardi di euro.

A fine 2023, guardando alla realtà e non alle previsioni, quello scostamento è raddoppiato raggiungendo i 90 miliardi di euro. A dicembre dello scorso anno eravamo a 112 miliardi di superbonus (contro i 35 previsti inizialmente) e a 26,5 miliardi di bonus facciate (contro i 5,9 attesi).

Poi è arrivato lo stop (le limitazioni) a superbonus e bonus facciate. Ma non è finita e non finirà a breve. A gennaio 2024 i numeri sono saliti ancora: solo per il superbonus gli investimenti ammessi a detrazione hanno sforato i 107 miliardi di euro, erano 102,7 di fine dicembre. Le agevolazioni per gli investimenti su lavori conclusi (il 91,6% del totale) salgono a 98 miliardi di euro. Le detrazioni maturate per i lavori conclusi a carico dello Stato ammontano complessivamente a 107,37 miliardi, in deciso aumento rispetto ai 99,7 miliardi di fine dicembre. Si tratta di quasi 114 mila condomini, 241 mila villette e 8 castelli (valore ammesso in detrazione 1, 068 miliardi di euro). E da qui al 2026-2027 in conto almeno 22 miliardi l’anno di maggior debito pubblico.

I miliardi di crediti di imposta da compensare? Ci sono 135 miliardi di crediti di imposta generati dal superbonus e dal bonus Facciate (+30 miliardi di euro creati dagli altri bonus edilizi). Totale: 165 miliardi di euro. Quelli compensati finora sono circa 25 miliardi. Vuol dire che 140 miliardi di crediti di imposta sono ancora in attesa di essere incassati e si scaricano sul bilancio dello Stato dei prossimi anni. Quanti decenni ci vorranno per vedere entrare questi soldi? E quanto salirà ancora il conto di questo salasso per le casse italiane?

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Cristina Colli