porcellini-salvadanaio
Justin Sullivan/Getty Images
Economia

Come cambiano i risparmi degli italiani

Il Bail-in fa meno paura: i correntisti sono più informati ed è cresciuta la quota del patrimonio investita in fondi e polizze

Cresce il numero di famiglie che risparmiano anche se resta la difficoltà a canalizzare i flussi accantonati in progetti di lungo respiro: gli italiani accumulano, ma "con una logica meno emergenziale rispetto al passato".

Si risparmia per la famiglia e anche per la casa. Sono ancora in pochi, invece, quelli che risparmiano per integrare la propria pensione: meglio non pensarci e rinviare il problema.

La pensano così oltre il 40% degli italiani, anche se questa percentuale potrebbe ridursi in futuro grazie all'avvio di importanti iniziative, come l'invio della busta arancione (il calcolo del futuro assegno pensionistico) da parte dell'Inps sotto la guida di Tito Boeri.

A fotografare il salvadanaio degli italiani è, come di consueto, l'Osservatorio Risparmi delle Famiglie di GfK e Prometeia, giunto alla 20° edizione, che è stato presentato giovedì 7 aprile al Salone del Risparmio 2016.

Pensioni: arriva la busta arancione


Previdenza, materia sconosciuta
Gli esperti questa volta hanno studiato a fondo il tema previdenziale, evidenziando come la sua rilevanza sia ancora molto contenuta.

"Questo non significa, come potrebbe apparire, che le persone non stiano elaborando strategie per il futuro, ma non si prefigurano soluzioni tecniche specifiche" scrivono gli esperti di GfK e Prometeia.

"Oggi, forse ancor più di ieri, è necessario costruire una sensibilità sociale per recuperare le lacune culturali legate alla previdenza e per colmare i vuoti di progettualità sul tema, che gli italiani mostrano ancora".

Cosa cambia con il Bail-in


Meno obbligazioni in portafoglio
L'Osservatorio registra anche la percezione del Bail-in da parte delle famiglie italiane: a sorpresa, le ricadute del default delle quattro banche regionali (Banca Marche, Etruria, Carife e Carichieti) hanno avuto "una risonanza importante, ma contestualizzata".

Motivo? I risparmiatori oggi sono più informati, attenti e consapevoli e fanno dei distinguo fra istituzioni bancarie rispetto al passato. Il Bail-in, inoltre, dovrebbe preoccupare meno di quanto si pensi.

La ragione è nel riposizionamento del portafoglio delle famiglie italiane che nell’ultimo triennio hanno investito massicciamente in strumenti gestiti (fondi comuni, polizze vita e prodotti previdenziali) quasi 300 miliardi di euro.

Una montagna di soldi che, spiega l'Osservatorio, è venuta in larga parte dal decumulo di obbligazioni bancarie, "date le minori esigenze di finanziamento delle banche e, in misura minore, di titoli pubblici, la cui redditività è oggi particolarmente compressa".

Obbligazioni subordinate: cosa può fare chi le ha comprate


Come investiranno in futuro gli italiani
I prodotti di risparmio gestito (che, ricordiamo, non partecipano al salvataggio di un istituto in caso di Bail-in) sono così arrivati a costituire il 27% del portafoglio delle famiglie: 1.350 miliardi di euro a fine 2015, il più alto livello degli ultimi 20 anni.


Non solo. Lo scenario finanziario dei prossimi anni è favorevole all’ulteriore riduzione dei titoli di debito nel portafoglio delle famiglie, "soprattutto dopo le misure approvate a inizio marzo della Bce, che contribuiscono a comprimere ulteriormente la redditività sui titoli di debito e mettono a disposizione delle banche nuovi fondi a lungo termine riducendo la necessità di ricorrere alle obbligazioni, in particolare quelle collocate alle famiglie".

I più letti

avatar-icon

Massimo Morici

Scrivo su ADVISOR (mensile della consulenza finanziaria), AdvisorOnline.it e Panorama.it. Ho collaborato con il settimanale Panorama Economy (pmi e management) e con l'agenzia di informazione statunitense Platts Oilgram (Gas & Power).

Read More