Renault
EPA/LAURENT DUBRULE
Economia

Renault richiama in fabbrica 15 mila automobili

Accusata di aver aggirato i controlli anti-inquinamento, la casa francese ricontrolla alcuni veicoli. Il numero potrà salire a 700 mila

Il costruttore auto francese Renault, sotto accusa per aver superato la soglia delle norme anti inquinamento con i suoi motori, richiamerà in fabbrica 15.000 veicoli prima che siano messi in commercio per regolarne il motore. Lo ha annunciato la ministra dell'Ecologia francese, Segoléne Royal. Convocata ieri dalle autorità francesi al ministero dell'Ambiente, la Renault - ha detto Segolene Royal ai microfoni della radio RTL - "si è impegnata a richiamare 15.000 veicoli per una verifica e una corretta regolazione, affinchè il sistema di filtraggio funzioni" in tutte le condizioni termiche.

Il costruttore di auto francese, Renault, in realtà secondo il quotidiano Les Echos, potrebbe richiamare in tutto fino a 700.000 veicoli per una messa a norma. I proprietari di auto già in circolazione potranno chiedere a partire da luglio se sul loro veicolo sia necessario intervenire per un'operazione di messa a punto gratuita.

I dubbi e le ispezioni
Era il 14 gennaio e il titolo Renault crollava di circa il 20% in Borsa dopo le ispezioni della divisione anti frode della polizia francese in alcuni impianti produttivi e il sequestro di alcuni computer dei dirigenti.

La notizia era stata diffusa da France Press e l'ipotesi investigativa iniziale faceva pensare a un nuovo dieselgate. In serata il chiarimento della casa automobilistica.

"La Direction Générale de l'Energie et du Climat (Dgec), interlocutore pilota della Commissione tecnica indipendente per conto del ministero francese dell'Ecologia, ritiene fin d'ora che la procedura in corso non evidenzierebbe la presenza di un software truccato sui veicoli Renault" scriveva in una nota il costruttore francese. "Dopo la rivelazione pubblica da parte dell'EPA - Agenzia americana di protezione dell'ambiente - dell'esistenza di un software tipo Defeat Device presso un noto costruttore automobilistico, il governo francese ha istituito una Commissione tecnica indipendente", ricordava Renault aggiungendo: "La Commissione tecnica indipendente - detta Commissione Royal - ha la missione di verificare che i costruttori francesi non abbiano equipaggiato i loro veicoli con software equivalenti. In questo contesto, l'Utac sta attualmente testando 100 veicoli in circolazione, di cui 25 di marca Renault, un numero che rispecchia la quota di mercato di Renault in Francia. A fine dicembre 2015 erano già stati testati 11 veicoli, di cui 4 Renault, il che ha permesso ai poteri pubblici francesi di avviare un dialogo intenso e fruttuoso con l'ingegneria di Renault".

E ancora: "I test in corso consentono di anticipare soluzioni migliorative sia per i veicoli Renault che usciranno dagli stabilimenti sia per quelli in circolazione, che il Gruppo Renault ha deciso di presentare rapidamente sotto forma di un Piano Emissioni Renault, teso a rafforzare le performance energetiche dei nostri veicoli. Parallelamente, la DGCCRF ha deciso di far realizzare un complemento d'indagine in loco, destinato a validare definitivamente i primi elementi di analisi registrati dalla Commissione tecnica indipendente. La DGCCRF si è recata presso il Quartier Generale, il Centro Tecnico Renault di Lardy e il Technocentre di Guyancourt. Le e'quipe di Renault assicurano la loro piena cooperazione ai lavori della Commissione Royal e alle indagini complementari predisposte dal ministero dell'Economia".

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Redazione Economia