Meridiana, perché ora la trattativa è a rischio
ANSA /Massimo Percossi
Economia

Meridiana, perché ora la trattativa è a rischio

Qatar Airways, compagnia interessata a rilevare il vettore sardo, lamenta un atteggiamento troppo chiuso dei sindacati

La trattativa per il passaggio di Meridiana sotto le bandiere della Qatar Airways si complica,  e non poco a sentire i toni usati dai vertici della compagnia del Golfo. “L'atteggiamento dei sindacati è troppo chiuso": queste sarebbero state infatti le parole stringate e lapidarie usate dal management del vettore arabo per sfilarsi, almeno momentaneamente, dal tavolo del confronto. Una vera e propria patata bollente che ora è finita nelle mani del ministro dei Trasporti Graziano Delrio che, insieme alla collega di governo, il viceministro Teresa Bellanova del dicastero dello Sviluppo economico, tenterà il possibile per riportare la Qatar Airways a più miti consigli.


Una prospettiva questa che, più che una speranza, rappresenta una vera e propria necessità visto il vero e proprio imbuto in cui si sta andando ad infilare la vertenza della compagnia aerea sarda. All’orizzonte infatti si profila, tra le altre cose, la scadenza degli ammortizzatori sociali, che si interromperanno il prossimo 27 giugno. E proprio questa data rappresenta una sorta di deadline per fare in modo che l’attività riprenda e i dipendenti possano essere sempre coperti da un punto di vista economico. Eppure, le questioni su cui si stenta a trovare un’intesa non sono roba da poco. C’è soprattutto la cifra degli esuberi, fissata a 955 su un totale di circa 1.600 dipendenti. Ed è proprio questo uno dei nodi che avrebbero fatto inceppare tutta la trattativa.

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L’accordo su cui infatti si stava cercando di ragionare con i vertici della Qatar Airways fissava in 527 i veri e propri tagli complessivi. In questo gruppo che abbandonerebbe la società ci sarebbero: 422 assistenti di volo, 48 del personale di terra e 57 della manutenzione. Ad essi poi, andrebbero ad aggiungersi altri 220 addetti che avrebbero manifestato l’intenzione di non opporsi alla messa in mobilità. Da notare come, né tra gli esuberi e neanche tra i soggetti che verrebbero messi in mobilità, figurerebbero piloti, che dovrebbero quindi tutti riuscire a mantenere l’attuale posto di lavoro.

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Sulla base di queste premesse dunque, come detto, si stava cercando di trovare l’intesa con Qatar Airways che sorprendentemente, secondo molti osservatori, avrebbe però ora deciso di far saltare il tavolo, o quantomeno di abbandonarlo per riflettere sul da farsi. Una circostanza che come detto arriva proprio in coincidenza con la scadenza di tutte le coperture degli ammortizzatori. Una scelta che qualcuno maliziosamente vorrebbe interpretare anche come un modo per forzare la mano al governo, spingendolo a un nuovo impegno economico. Vedremo ora come evolverà la vicenda, fermo restando che i tempi, come più volte sottolineato, sono molto stretti, e dunque già tra qualche giorno, se non tra qualche ora, potrebbero esserci delle novità.

ANSA /Massimo Percossi
Dipendenti Meridiana che da mesi si battono per difendere il proprio posto di lavoro.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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