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Economia

Fiat, a Melfi nuovo stop per la Punto

Oltre alla crisi delle vendite, ora in Basilicata ci sono anche i problemi creati dai lavori per la nuova catena di montaggio

Le motivazioni potrebbero anche essere valide, ma il nuovo stop imposto alla produzione della Punto nello stabilimento Fiat di Melfi suonano come l’ennesimo campanello di allarme. Secondo quanto comunicato oggi dal sindacato Fismic, il Lingotto avrebbe infatti programmato per il 29 marzo, e poi ancora per il 2, il 3 e l’8 di aprile quattro giornate di blocco delle attività sulla catena di montaggio che produce proprio la Fiat Punto. Uno stop le cui ragioni sarebbero da ricercarsi nei lavori di ristrutturazione che stanno riguardando la seconda catena di montaggio. Qui infatti nel giro di due anni, dopo che saranno appunto terminate le operazioni di ammodernamento, dovrebbe partire la produzione di due mini Suv , uno a marchio Jeep, e l’altro che dovrebbe invece portare il nome di 500X e rappresenterebbe un’elaborazione di quella vettura che attualmente tante soddisfazioni sta dando all’amministratore delegato Sergio Marchionne.

FIAT 500, LA SCOMMESSA DI MARCHIONNE

Affinché tutto ciò possa realizzarsi erano stati già annunciati alcuni periodi di cassa integrazione , che a turno avrebbero riguardato i lavoratori di Melfi, visto che ovviamente solo una parte di essi può essere utilizzata di volta in volta sulla sola catena di montaggio rimasta attiva. Ora però, si registra con qualche preoccupazione, che anche la seconda catena deve fermarsi. E sarà pur vero che magari i citati lavori di ammodernamento possono prevedere blocchi dell’intera produzione, però si tratta di un evento finora neanche messo in conto. Non a caso infatti proprio oggi per discutere della vicenda è stata convocata un assemblea dei lavoratori.

Il clima generale infatti non è dei migliori, visti anche gli ultimi dati di vendite del Gruppo Fiat che in Europa continuano ad essere molto deludenti. A febbraio infatti rispetto ad un mercato continentale che ha fatto segnare l’ennesimo dato negativo, con un -10,2%, il Lingotto fa decisamente peggio della media incassando un pesante -15,7%. Un dato che fa il paio con quello riguardante la complessiva quota di mercato, che sempre a febbraio è scesa dal 7,2% dell’anno precedente al 6,8%. Tra le uniche note positive si registrano soltanto il buon andamento della 500L che si è piazzata al secondo posto per il suo segmento raggiungendo una quota di mercato del 15,9% , e proprio la Punto, che è rientrata nelle prime dieci posizioni del segmento B con una quota di mercato del 4,7%.

Dati che dunque potevano far ben sperare i lavoratori di Melfi, che invece oggi devono subire la doccia fredda di questo nuovo stop alla produzione. Con gli stipendi già falcidiati dalla cassa integrazione si tratta dell’ennesima brutta notizia della quale in Basilicata avrebbero volentieri fatto a meno. La speranza è che sia davvero solo l’ennesimo sacrificio fatto per il rilancio futuro annunciato da Marchionne .

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