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Economia

Banche Venete, cosa succede alle obbligazioni

Salvaguardati al 100% i possessori dei bond ordinari (o senior). Strada un po’ più difficile per i titoli subordinati

Bond junior o bond senior? Ecco il primo interrogativo che si trovano di fronte migliaia di risparmiatori che possiedono le obbligazioni delle Banche Venete (Popolare di Vicenza e Veneto Banca), i due istituti messi in liquidazione dal governo con un decreto del week end scorso e destinati a finire nell’orbita di Intesa Sanpaolo.

Entrambe le banche verranno salvate con una procedura abbastanza complessa che comporta qualche sacrificio anche per alcune categorie di clienti. Innanzitutto, il valore delle azioni delle Banche Venete verrà azzerato e chi ne possedeva i titoli perderà tutto. Va ricordato, tuttavia, che il prezzo dei titoli azionari si è già quasi completamente annullato lo scorso anno, dopo un aumento di capitale che si è rivelato un completo flop. Si trovano invece in una posizione più favorevole i risparmiatori che possiedono le obbligazioni. A questo proposito, tuttavia, bisogna fare una distinzione importante tra due categorie di titoli: i bond ordinari (o senior) e i bond subordinati (o junior).


Obbligazioni senior

Le obbligazioni ordinarie (o senior) sono la principale categoria di bond emessi dalle banche tra i risparmiatori privati. Per questo genere di titoli, il governo si è impegnato a garantire un rimborso al 100% del capitale investito.

Obbligazioni junior

Discorso diverso invece per le obbligazioni subordinate ( o junior), una particolate categoria di bond che gode di minori tutele rispetto agli altri crediti, in caso di dissesto della società che li ha emessi. Le nuove regole sulle risoluzioni bancarie previste dalla direttiva europea Brrd prevedono infatti che, quando un istituto di credito va in liquidazione, il valore delle obbligazioni subordinate deve essere completamente azzerato (assieme a quello delle azioni).



Tuttavia, il governo si è impegnato a risarcire comunque i piccoli investitori con le stesse modalità usate per chi possedeva i bond subordinati dei 4 istituti di credito regionali falliti nel 2015 (Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara). Dunque, gli obbligazionisti junior delle Banche Venete riceveranno dallo Stato un risarcimento pari all’80% del capitale mentre il restante 20% verrà probabilmente pagato da Intesa Sanpaolo.

Tuttavia, come nel caso delle banche regionali, la legge fissa dei paletti ben precisi su chi ha diritto o meno ai rimborsi. Potranno essere infatti essere indennizzati soltanto i risparmiatori privati (non le società) che hanno acquistato i bond direttamente allo sportello in fase di emissione (dunque non sul mercato secondario). Saranno esclusi dagli indennizzi anche gli investitori più ricchi che hanno comprato obbligazioni con un taglio minimo unitario superiore a 50mila euro. Per avere i risarcimenti, inoltre, dovrà essere presentata un'apposita domanda entro il 30 settembre 2017.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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